FERMO – Casella sanitaria grande e pesante che resta vuota: si è dimessa la dirigente del Servizio Salute della Regione Marche Lucia Di Furia, che ha lasciato anche l'incarico all'Ars, Azienda sanitaria regionale, da lei guidato ad interim, confermato nel dicembre 2020. Da tempo si ventilava un possibile cambio al vertice degli incarichi sanitari regionali.
La 64enne manager se ne è andata se non sbattendo la porta di certo senza salutare. Qualcosa non stava più funzionando nei rapporti con i vertici della regione Marche, più con l’assessore Saltamartini (nella foto) che con il presidente Acquaroli. tanto è che la Di Furia, contratto in scadenza a fine anno, ha anticipato i tempi e se ne è andata. Era a capo del Servizio dal maggio 2016, dopo avere preso il posto di Piero Ciccarelli, e lo ha guidato nei periodi più difficili dell'emergenza pandemica.
E’ stata tra le artefici, insieme con il governatore Ceriscioli, della decisione più difficile in fase pre pandemica: la sospensione di Ascoli Cremonese, co i tifosi lombardi già in autostrada, rimandati indietro prima che un focolaio potesse prendere piede nel sud delle Marche. Laureata in Medicina e Chirurgia nel 1985 presso l'Università Politecnica delle Marche, ha al suo attivo un Master in Strategia dei Modelli a Rete in Sanità e specializzazioni in Oncologia e Psichiatria.