FERMO – Il piano di crescita per Cardiologia previsto dalla nuova primaria Maria Vittoria Paci piace al sindacato. Giuseppe Donati, la voce più attiva del mondo all’interno della sanità, apre una linea di credito alla dottoressa, ma le dà un consiglio: non fidarsi e vigilare.
“Bene ha fatto il dottor Grinta a nominare subito la dottoressa, dimostrando di voler davvero rilanciare il reparto, ridando dignifica a un reparto depauperato in passato” sottolinea Donati, che guida la Cisl Fp. Che offre un bignami alla primaria: “La modalità con cui fu praticamente smantellato il reparto a fine 2020 con un trasferimento, a nostro parere immotivato, dagli spazi propri e la drastica riduzione dei posti letto (compresi quelli salvavita di Utic), rimangono una delle decisioni più sbagliate e sconcertanti, assunte dalla vecchia direzione. Con la motivazione di dover effettuare lavori di ampliamento della Rianimazione. Per Cardiologia, quei lavori, sono diventati solo un depotenziamento”.
E ora? “La Paci c’è una grande sfida davanti. Mancano medici ed infermieri per riportare le prestazioni della Cardiologia a quelle almeno pre pandemiche. È urgente soprattutto ricostituire una equipe vera, che abbia entusiasmo e motivazioni, creando un gruppo professionale”.
“Servono poi spazi adeguati dove assistere malati, con stanze più grandi. Bisogna riaprire la piena attività ambulatoriale all'utenza esterna ed interna. Ma ananche per questo servono più infermieri, soprattutto se i posti Utic devono tornare cinque”.
Sul tema di Emodinamica, che la dottoressa Paci conosce bene e ha ‘rimandato’ ad assessore e direttore per quanto riguarda i tempi di attuazione e modi di utilizzo, Donati è diretto: “Va aperta prima i subito È da considerarsi una vergogna politica, aver lasciato il secondo territorio marchigiano per incidenza di eventi ischemici coronarici, senza un sevizio salvavita come Emodinamica. Va riconsegnata pari dignità al fermano. I malati sono tutti uguali come pure i morti da evitare”.
Quello che è chiaro a tutti, Paci inclusa, è che non si può attendere il nuovo ospedale come panacea di tuti i mali sanitari: “Le chiacchere, le promesse e le sfilate politiche di assessori non ci rassicurano più di tanto. Servono fatti, che per ora non si vedono. Ma ben arrivata dottoressa Paci, speriamo che le diano una mano le alte sfere”.
r.vit.