AMANDOLA – Il direttore dell’Area Vasta 4, Roberto Grinta, ha le idee chiare sul futuro dell’ospedale di Amandola e anche sullo spazio pensato per Medicina e oggi non ancora pienamente utilizzato.
Direttore, quando rivedremo Medicina ad Amandola?
“Per riportarla aspettiamo il nuovo ospedale, che dicono pronto per giugno 2023. Questo tempo lo useremo al meglio per definire il percorso migliore per quella struttura”.
Quale sarebbe il percorso migliore?
“Dobbiamo creare una Medicina trasversale, più funzionale pensando che quello è l’ospedale dei Sibillini. Abbiamo ipotizzato un day surgery innovativo in disciplina ginecologica, urologica e ortopedica. Questo proietterebbe davvero Amandola nel futuro”.
Ma il nuovo reparto?
“Abbiamo chiesto al comune di Amandola il comodato d’uso. Aspettiamo che venga firmato, poi valuteremo se portarci anche il centro trasfusionale. L’Avis per dare sicurezza al paziente deve essere autorizzato con accreditamento, i requisiti sono molto alti per un centro trasfusionale. Quando avremo l’ok al comodato, ci muoveremo.
Non parlo oggi di Medicina in quello spazio perché le esigenze sono cambiate. Sei anni fa erano diverse. Oggi serve altro, per noi è importante poter usare la struttura al meglio e farla funzionare secondo le esigenze del territorio e in massima sicurezza per pazienti e operatori”.
Raffaele Vitali