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Sanità, dopo Carelli il Fermano si sveglia più solo. Calcinaro: uno schiaffo. Nicolai: solo disservizi. De Grazia: siamo la Cenerentola

30 Aprile 2024

FERMO – Quando si dice, punti di vista. Il direttore amministrativo dell’Ast di Fermo, Alberto Carelli, che di questo territorio fu anche Dg, da domani sarà il nuovo direttore generale dell’Ast di Pesaro, forse quella più in difficoltà in questo momento politico.

Buon per lui, cresce di ruolo, ma perdita per Fermo, che già ha visto andare via la direttrice sanitaria Bianchi poche settimane fa. Vista dall’interno, ovvero dal dg Roberto grinta, non c’è alcun problema per Fermo. “Gli auguriamo buon lavoro. Con lui – sottolinea Grinta affiancato dal facente funzioni ds Andrea Vesprini - abbiamo lavorato per raggiungere importanti obiettivi. Una collaborazione caratterizzata dalla totale sinergia e dalla massima fiducia reciproca. Il suo apporto professionale ed umano è stato di indiscusso valore. E noi continueremo a lavorare sul solco tracciato, con le linee guida dettate dalla Regione Marche".

Careli incassa il plauso e si prepara a Pesaro. “Sono convinto che la Direzione generale, con il supporto di chi mi succederà, saprà continuare nell'ottimo lavoro intavolato in questi mesi, e che già ha dato i suoi primi frutti. Con dispiacere lascio il Fermano, un territorio che mi ha dato molto, umanamente e professionalmente”.

Non un accenno a come quando verrà sostituito nella nota ufficiale dell’Ast. Ma di dubbi, su questo, ne avanzano e pure tanti i sindacati, in testa la Cgil di Alessandro De Grazia che parte dal post di ieri sera del sindaco Paolo Calcinaro che parla di “non un bel segnale, di schiaffi e di Cenerentola della Regione in campo sanitario”.

Si evince stupore dal post del sindaco, ma De Grazia è di tutt’altro avviso: “Il sindaco di Fermo si dice sconcertato alla notizia della nomina di Albero Carelli a dg dell’Ast di Pesaro Urbino invece a noi, caro sindaco, non ci meraviglia per niente.  Lo abbiamo denunciato con forza al consiglio comunale aperto del 10 aprile, ribadendo quanto questo territorio, orfano di un politica capace di dare dignità ai bisogni delle cittadine e dei cittadini, stia inesorabilmente scivolando verso sud”.

È duro il segretario della Cgil, ma serve per riportare la discussione sul concreto: “Tutti gli indicatori socio economici, che la politica dovrebbe conoscere e soprattutto analizzare per mettere in campo azioni efficaci, lo evidenziano in maniera scientifica, a partire dal disastroso stato della Sanità, dai redditi da lavoro e pensioni più basi delle regione, al riaffacciarsi ormai ciclicamente di crisi produttive, alle infrastrutture, all’assenza cronica di una visione complessiva di sviluppo del territorio che rimetta al centro i diritti e la qualità della vita delle perone. Ma guai a dire che la provincia di Fermo è la cenerentola della Marche”.

Il consiglio comunale aperto sembra già lontano. Ma che il Fermano non avrebbe raccolto molto lo si è capito quando l’odg votato all’unanimità dai consiglieri di Fermo è stato ‘bocciato’ dal governatore Acquaroli e  dall’assessore Saltamartini.

E da lì riparte Paolo Nicolai, consigliere comunale del Pd e tra i più attivi nella battaglia per la parità sanitaria. “Le nostre paure, di una riforma sanitaria non gestita ed in balia degli eventi, si stanno concretizzando ogni giorno di più. Nella nostra Provincia abbiamo già subito l’ avvicendamento di due direttori in un meno di un anno ed adesso il responsabile amministrativo della nostra Ast Dott. Carelli, persona di comprovata esperienza, viene trasferito ad altro territorio per un nuovo incarico. Chi sta gestendo la riforma in atto? Con quali competenze?

Nel Fermano oltre i disservizi ormai evidenti si dovrebbero portare avanti ed attenzionare l’apertura di due nuovi ospedali (finanziati per fortuna dalla precedere giunta regionale). È evidente che non ci fidiamo di questa governance e chiediamo l’allerta d tutte le istituzione del territorio”.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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