FERMO - Dietro le quinte ha lavorato il direttore Giuseppe Tosi, come frontman si è mosso il presidente Fabrizio Luciani e “finalmente”, come sottolinea il numero uno dell’aquilotto, Confindustria Fermo ha la sua prima sezione Sanità Privata.
A guidarla è l’avvocato Maurizio Natali, Villa Verde: “Le imprese sanitarie associate sono e saranno sempre più un supporto per decongestionare il Murri e le strutture collegate, garantendo livelli di trattamento elevati. Sappiamo di poter fare di più, ma entrare finalmente nelle dinamiche anche politiche della sanità ci permetterà di favorire quelle convenzioni che rendono il privato una costola del sistema sanitario regionale e di certo non un concorrente”.
Lo sviluppo di questa sezione era uno dei primi obiettivi che Confindustria fermo si era data dopo la ritrovata autonomia: “Una rappresentanza fondamentale per dare voce a un sistema di cui tutti conoscevano l’importanza, ma che la pandemia ha reso indispensabile. Siamo di fronte a una fase di grandi investimenti e di profonde modifiche, ma preferisco dire migliorie, del sistema sanitario nazionale e locale. Le aziende private sono a disposizione del pubblico, che è un modello imprescindibile da rafforzare ed efficientare” prosegue Luciani.
Nel gruppo sono entrate realtà che danno lavoro a centinaia di persone: BIOTRE SAS, R.I.T.A. SRL, ALFAMED SRL, SAN SERAFINO di Piersanti A. & C. sas, ORTHOTEC SRL.
“Rappresentiamo business molto variegati: biomedicale, servizi ospedalieri, diagnostica, analisi. Copriamo ogni aspetto e questo ci permette di guardare con fiducia al futuro, perché siamo certi che tante altre realtà, sono un centinaio tra piccole e grandi quelle operanti in tutta la provincia, si assoceranno. C’è bisogno di parlare con una voce unitaria” ribadiscono al termine dell’assemblea elettiva i componenti.
Confindustria Fermo, che mette a disposizione la sua forza regionale, i servizi e il personale, vuole portare le istanze della Sanità Privata sui tavoli di Regione Marche e Ast, dialogando anche con le organizzazioni sindacali. “Ma non saremo solo il megafono delle richieste, quel che chiediamo agli imprenditori è un ruolo attivo. Dobbiamo pensare a proposte, piani di azione che possano legare sempre più e in maniera win win il servizio pubblico a quello privato, che spesso è convenzionato e quindi a tutti gli effetti parte del pubblico”.
Non c’è tempo da perdere, del resto. Son previsti nuovi concorsi e c’è una medicina territoriale sempre più centrale: “Il territorio fermano di fronte a sé ha numerose sfide. C’è il nuovo ospedale ormai in fase di definizione, grazie anche all’ottimo lavoro che sta svolgendo la ditta Carron che ha vinto l’appalto. Una struttura d’eccellenza, sulla carta, che dobbiamo rendere tale non appena pronta. Deve essere il perno di una rete territoriale in cui il privato gioca il ruolo fondamentale tra ambulatori, case di riposo, centri di fisioterapia fino al piccolo ospedale di Villa Verde”.
Anche in vista dei bandi della nuova programmazione europea, oltre che del Pnrr, Confindustria si mette a disposizione delle altre aziende, “la nostra squadra può e deve crescere” conclude Luciani, per stilare funzionali progetti per il pubblico e il privato.