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Sanità, c'è del buono nel piano dell'Ast di Fermo. De Grazia: va risolta emodinamica. Confronto tra sindaci: da chiarire il futuro del Murri

25 Gennaio 2025

FERMO – Improvvisamente due assemblee dei sindaci. L’atto aziendale dell’Ast, ovvero il piano che disegna la sanità tra Fermo e territorio, ha reso di nuovo protagonisti i primi cittadini.

Due animate discussioni e ora la palla che passa al comitato ristretto dei sindaci che ha il compito di mettere nero su bianco delle proposte, possibilmente attuabili. Non piace il fatto che anche a Campiglione non ci sarà emodinamica, si prosegue come ora con l’utilizzo programmato, utile come ha ribadito Calcinaro ma non risolutivo. “Essendo attiva solo h12 dal lunedì al venerdì senza previsione di reperibilità per urgenze, resta al momento un servizio incapace di esprimere tutte le proprie potenzialità” sottolinea la FP Cgil.

Soprattutto mancano una serie di servizi che era tornato a chiedere anche l’ex dg Licio Livini, oltre che il consigliere comunale Nicolai: pneumologia, dermatologia e pare anche radiologia, anche se gli spazi in questo caso ci sarebbero.

Sul territorio il sindaco Calcinaro ha avuto garanzie sul pronto soccorso di Amandola, che tal dovrebbe diventare. Quando, però, nessuno lo sa. Eppure peer l’assessore Saltamartini dovrebbe già essere tale. Più complessa la richiesta di un distretto per le aree interne, di cui si parla da anni ma che l’Ast non ha mai preso in considerazione.

Di dubbi ne restano tanti e li snocciola la Cgil con il segretario Alessandro De Grazia e il referente FP, Michael Egidi.

“Da una prima analisi, sebbene siano da evidenziare diverse note positive, constatiamo anche che alcuni dei dubbi che avevamo ampiamente espresso negli scorsi mesi, di fatto, prendono materialmente forma nel documento presentato” spiegano. In primis Amandola, “che no offrirà niente di più di quanto previsto per un’area disagiata”.

Piace invece l’idea di istituire una centrale operativa unica per il sud delle Marche nel nuovo ospedale di Campiglione e confermano che funziona il sistema Sant’Elpidio a Amre, con la rete dei medici di base dentro il presidio che sta riducendo anche l’accesso al pronto soccorso di Fermo da parte di chi risiede in quella zona.

“Quello che non ci convince – concludono De Grazia ed Egidi – è il mancato potenziamento dell’assistenza domiciliare, che è indispensabile, e la mancata creazione di un centro diurno per i disturbi del comportamento alimentare, nonostante da otto anni il servizio fermano sia riferimento unico nelle Marche”.

E poi c’è tutta la partita del vecchio Murri, qui Calcinaro ha un po’ ripreso le idee di Livini: ambulatori e servizi non attuabili a Campiglione, poi gli uffici di via Zeppilli. Si vedrà, magari il comitato ristretto darà qualche risposta in più alle richieste del territorio fermano.

“Attendiamo di conoscere il piano di fabbisogno che verrà presto redatto, consapevoli che tutte le valutazioni sono inevitabilmente subordinate alla reale possibilità di avere a disposizione il personale necessario a garantire tutti i servizi” la chiosa dei sindacalisti.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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