SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Fermo avrà il suo robot, intanto a San Benedetto del Tronto arriva una nuova colonna laparoscopica per l'attività dell'unità operativa complessa di chirurgia diretta da Salomone di Saverio. Un reparto che nel 2023 ha effettuato 131 procedure di chirurgia addominale oncologica e 86 procedure di chirurgia addominale non oncologica, con una percentuale di circa due/terzi in laparoscopia.
Un macchinario top di fascia della ditta Stryker (risoluzione 4K, con possibilità di traccianti Icg) ed è la prima ad essere stata installata in Italia. La nuova strumentazione è un modello più evoluto della colonna laparoscopica già presente nel blocco operatorio dell'ospedale Madonna del Soccorso dove quest'ultima continuerà, comunque, ad essere utilizzata.
“Noi ci impegniamo – ha spiegato la direttrice generale dell'Ast di Ascoli, Nicoletta Natalini – per il rinnovamento tecnologico delle apparecchiature nei presidi ospedalieri”. Grazie alla colonna potrà essere effettuata una chirurgia mini-invasiva guidata dalla fluorescenza, procedura molto importante in tutta la chirurgia, soprattutto in quella oncologica.
“Una chirurgia addominale per i tumori del tratto gastroenterico, ovvero esofago, stomaco, fegato, pancreas e - aggiunge il primario Di Saverio che guida 9 medici e 16 infermieri e 7 Oss -del colon-retto e anche della milza. Una particolare applicazione nella linfoadenectomia guidata dalla fluorescenza è nella resezione delle metastasi: si possono identificare e resecare in maniera molto più precisa e identificare i linfonodi possibilmente, o probabilmente, metastatici”.