FERMO – Non è questione di stanchezza, ma di rispetto. Per questo Giorgio Amadio, uno dei primari d’eccellenza del Murri, ha deciso di lasciare il suo ruolo di direttore del dipartimento medico dell’ospedale Murri. Mantenendo però, perché è una persona seria, la guida di Malattie Infettive, di cui è un riferimento a livello regionale.
Le dimissioni di Amadio sono arrivate al culmine di un periodo in cui l’organizzazione interna al Murri ha raggiunto livelli di sostenibilità inaccettabili per chi ogni giorno lotta contro il Covid e non solo. Non può continuare a essere il parafulmine di una organizzazione in cui la coperta è sempre più corta. Amadio era stato scelto dal direttore dell’Area Vasta 4 Licio Livini, oggi al distretto, per le sue capacità di mediazione e pianificazione, che lo ha fatto preferire ad altri colleghi primari.
Un ruolo importante perché il capo di dipartimento “assicura il funzionamento del dipartimento, verifica la conformità dei comportamenti e i risultati con gli indirizzi generali forniti dal direttore generale dell'azienda, rappresenta il dipartimento nei rapporti con la direzione generale e gli organi esterni”
La notizia, pubblicata sul Carlino, ha provocato l’immediata reazione di Paolo Nicolai, consigliere comunale del Pd e membro della commissione Sanità. “Questo è quello che sta accadendo nella sanità fermana è quello che più volte ho sottolineato e denunciato. Quando “c’eravamo noi” si è gestita la fase più acuta e dirompente del COVID. Più difficile governare”.
Ora a pagarne le conseguenze è Amadio: “Nessuno chiede le dimissioni dell’assessore Saltamartini ed il direttore Grinta? Io sì. Dopo che l’assessore ha di fatto silurato con strali pubblici a dir poco imbarazzanti l’ex dg Livini, il nuovo direttore si è prodigato nel tagliare nastri di cose fatte da altri ed annunciare progetti portati avanti da chi c’era già. Quando ha dovuto fare delle scelte reali abbiamo avuto situazioni di confusione totale sul centro tamponi e questo nuovo capolavoro”.
Su questo Nicolai si rivolge a Paolo Calcinaro, sindaco di Fermo e presidente della conferenza dei Sindaci e massima autorità politica territoriale in tema sanitario: “È ora che chieda azioni forti da parte della Regione Marche”.