di Raffaele Vitali
FERMO – “I cittadini hanno sempre più fiducia nei nostri specialisti, nel nostro ospedale”. Il direttore generale dell’Ast Roberto Grinta guarda al futuro con fiducia. E non solo perché sono in ‘arrivo’ il robot chirurgico e il nuovo ospedale di Campiglione.
“Noi vogliamo farci trovare pronti, per cui spero entro il 2024 di completare i concorsi per tutti i primari mancanti, in modo da avere una organizzazione definita non appena inizierà lo spostamento dei servizi all’interno dell’innovativo nosocomio che avrà una fase di accreditamento più semplice, essendo completamente nuovo e quindi rispondente a tutti i requisiti di sicurezza strutturali, impiantistici e tecnologici” spiega Grinta.
Che nel mentre lavora per migliorare il sistema. “Abbiamo deciso di pianificare una serie di incontri serali tra i medici di base e i dirigenti dei vari reparti. In questo modo cresce la rete tra centro e territorio. Un percorso condiviso con l’ordine dei medici”. Il primo appuntamento è andato in scena con Gastroenterologia e Chirurgia, prossime tappe urologia e cardiologia.
“Bisogna dialogare e anche far sapere dove stiamo andando. Quando sono arrivato la prima volta, nel 2019, la mortalità a 30 giorni per problemi cardiaci era del 14%. Un numero superiore alla media nazionale, oltre che regionale. Oggi siamo al 7,6%, meglio di altre zone”. Il motivo è anche nell’attivazione dell’emodinamica, con due sedute a settimana.
Risposte migliori, quindi, nonostante le attese che attanagliano tutto il sistema pubblico. “Ma questo non significa poi andare dal privato con cui abbiamo ottimi rapporti regolamentati, ci sono dei tetti di percentuale per le prestazioni che possono essere fatte fuori. E noi siamo al di sotto di quanto previsto. Rispondiamo per l’80% all’interno del Murri”.
Migliora la risposta verso l’esterno, cresce l’organizzazione interna con percorsi nuovi gestionali, legati alla riforma che ha portato alla creazione delle Ast. Qualcosa che non si vede da fuori ma che è cruciale per il sistema. I medici hanno un riferimento diretto nel direttore sanitario (il facente funzioni è Andrea Vesprini, nella foto), gli uffici ce l’hanno nel direttore ammnistrativo (Carelli, ndr). “Questo permette di intervenire in maniera più rapida ed efficace” ribadisce il dg.
Che guarda al domani senza mai dimenticare l’oggi. “Il che significa rinforzare quanto prima pediatria. Ma anche Oncologia, peer cui presto arriverà il nuovo medico atteso dal primario Bisonni”. Domani che significa anche investimenti nel distretto: “Penso a Petritoli dove presto partirà il cantiere finanziato coni fondi del Pnrr e quindi dovremo riorganizzare il presidio. A cominciare da radiologia, che sarà spostata per un periodo a Porto San Giorgio, ma questo lo stiamo condividendo con il personale e con il sindaco Pezzani”.
