FERMO - “La nostra sfida è fare in modo che la popolazione over 65 non si ammali. Un esempio? Il vaccino antinfluenzale: con una copertura capillare su tutti gli over 60 si possono ottenere fondamentali conseguenze positive, da un miglior stato di salute alla diminuzione degli accessi al Pronto soccorso così come una riduzione dei ricoveri”.
A parlare è il primario del dipartimento di Prevenzione del Murri, il dottor Giuseppe Ciarrocchi. È l’unico rimasto del trio che ha gestito in prima linea la pandemia, dopo il pensionamento dell’infettivologo Amadio e le dimissioni della primaria di Rianimazione Cola.
È lui che stimola il territorio e la stessa Ast a intervenire per prevenire. “Il dipartimento di Ciarrocchi ha il compito di vigilare su tutti gli elementi che possono impattare sulla salute delle persone, da quelli derivanti dall'ambiente a quelli provenienti dagli animali” spiega in una nota l’Ast diretta da Roberto Grinta.
In questo contesto, tutelare la popolazione che è sempre più anziana diventa una priorità. “La popolazione del Fermano è composta per un terzo da over 65. Sulle circa 170mila persone che ricadono nel territorio di competenza della nostra azienda sanitaria, gli over 65 sono, infatti, circa 50mila” ricorda Ciarrocchi.
Questo significa che “buona parte delle risorse della sanità pubblica è destinata proprio a questa fetta di popolazione. Più preveniamo e più risparmiamo, bisogna guardare all’oggi, gestendo le situazioni emergenziali, ma anche al domani".
Sono sei gli ambiti che afferiscono alla Prevenzione: igiene e sanità pubblica, igiene degli alimenti e della nutrizione, prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro, sanità animale, igiene degli alimenti di origine animale e igiene degli alimenti di produzione zootecnica. “Siamo il luogo sentinella, anche grazie agli screening che svolgiamo al nostro interno, da quelli oncologici alle varie epatiti. Il tutto sempre in connessione con gli altri reparti, in particolar modo con la radiologia” conclude Ciarrocchi.