FERMO - “Se si lavora in rete, con la massima collaborazione e soprattutto senza personalismi, i risultati si raggiungono”. Il messaggio della presidente dell’Avis provinciale Elisa Simoni è chiaro e ben indirizzato.
“Pesci, vicepresidente dell'Avis Montegranaro, ha parlato in maniera del tutto personale, mentre normalmente l’Avis parla in maniera collegiale. Il fatto che il dg dell’Ast Grinta gli abbia risposto che con me e tutto il gruppo dialoga è indicativo” prosegue a presidente.
A riprova ci sono una serie di azioni che la presidente rivendica. Il tutto a paritre dall’incontro del 25 maggio con la primaia Siracusa “che ci informava per informarci delle criticità della mancanza dei medici e delle possibili azioni che l'Ast avrebbe potuto intraprendere”.
Da quel giorno, la presidente rivendica l’azione ‘politica’ condotta insieme con i vertici regionali dell’Avis sull’Ast 4. “Son arrivate le prime promesse e da quel momento sollecitiamo e seguiamo passo passo le azioni, incluse quelle che porteranno alle nuove assunzioni, come garantito da Grinta che si è presentato all’ultimo incontro dell’8 agosto accompagnato dal direttore socio-sanitario Franca, dalla direttrice sanitaria Draghi e dalla primaria Siracusa” prosegue la presidente provinciale.
Come ha già spiegato Grinta, i concorsi sono banditi e sono n itinere una serie di soluzioni ‘tampone’ per rimediare alla carenza dei medici e favorire così i donatori: introduzione di specializzandi nella attività di prelievo, prestazioni aggiuntive con tariffe ad imposta ridotta, accesso dei biologi alla pronta disponibilità con possibilità di turni ulteriori dei medici trasfusioni sti; apertura ai medici di medicina generale, riapertura progressiva dei punti di raccolta da metà settembre.
“Come Avis provinciale ci siamo interfacciati con la direzione generale dell'Ast Fermo con spirito collaborativo per tenere aperto il dialogo, trovando disponibilità a risolvere le criticità del Servizio Trasfusionale. Il nostro compito – conclude Elisa Simoni - è di creare le condizioni per lo svolgimento della raccolta di sangue in modo continuativo e regolare, sensibilizzare alla donazione, diffondere la cultura del Dono, e garantire un'ampia base di donatori attivi”.