AMANDOLA – Tre giorni in compagnia di san Ruffino. E della bellezza della natura che circonda l’abbazia dedicata anche a san Vitale. A dieci minuti da Amandola, da oggi a domenica il programma offre momenti religiosi, musicali e teatrali oltre che ovviamente gastronomici. E per chi vuole, passeggiate fino al lago dove noleggiare una bicicletta e ammirare tutti dall'alto.
“Una manifestazione attesa ogni anno con trepidazione e partecipazione, che accoglie molti turisti da tutta la provincia di Fermo e non solo ed è motivo e luogo di ritrovo dei molti amandolesi che nel corso degli anni e per varie motivazioni si sono trasferiti da Amandola. Nessuno sa bene da quanti anni l’evento si rinnova, di sicuro le edizioni sono molteplici, forse addirittura dai primi del ‘900. Fatto sta che la Festa fa parte del patrimonio sociale e culturale dell’intera area montana. La Festa è in onore di San Ruffino, il Santo bambino protettore di queste zone, a partire dagli anni intorno al 1200” spiegano gli organizzatori, ovvero l’associazione festeggiamenti San Ruffino e la Pro loco.
All’inizio del ‘300 si affermò il culto di San Ruffino, invocato da chi soffre di ernia e festeggiato il 19 agosto con un enorme concorso di fedeli. Non ci sono documenti che parlano di questo santo ma la tradizione popolare racconta che era un giovane contadino del luogo che in una sola notte arò più di cento moggi di terra con grande fatica a beneficio dei contadini. Sotto le reliquie dell’altare della cripta esiste un foro da attraversare a carponi per tre volte invocando con fede la guarigione dell’ernia.
“Questa manifestazione – commenta il sindaco Adolfo Marinangeli – è importante, unisce la comunità e ci accompagna verso la festa del Beato Antonio, patrono di Amandola”. Domani la fiera-mercato, poi la processione e la commedia dialettale. Sabato, invece, stand gastronomici, fiera e messa. Poi la sera musica dal vivo e stornelli. Infine domenica raduno di trattori, messa, stand e fiera.