PORTO SAN GIORGIO – Un sabato sera in musica al tratro comunale. “Quello che funziona, si ripropone. È il caso del festival San Giorgio in…Canto” esordisce l’assessora alla Cultura, Carlotta Lanciotti.
Giovani, e non, che si mettono in gara, dopo aver superato l’audizione del maestro Valerio Marcantoni. “Tenacia e caparbietà sono due punti di forza di Marcantoni, che ha saputo creare una squadra. Ci piacerebbe farla diventare una piccola Sanremo” prosegue.
Un festival nato e cresciuto sotto l’amministrazione Vesprini, che ha davvero dato fiducia all’ideatore: “Volevo dare modo alle realtà locali di mettesi in mostra. Far emergere le persone e le loro qualità. Mi piacerebbe che partecipassero più sangiorgesi, visto che in città cii sono molte scuole di canto” riprende Marcantoni.
Non mancano le novità. Sono tre le categorie macro: piccoli, ragazzi e adulti. “Ma avremo anche tre coppie, per questo è nata la categoria ‘duo’. Curiosità, in gara ci sono una mamma e una figlia che hanno preso parte a ‘Io canto family’”. Aggiunta anche una quinta categoria, quella dei cantautori, che portano un loro brano tra tante cover. In totale sul palco saliranno 25 concorrenti.
Tra le ospiti una cantautrice maceratese, in arte Gretel. Ad aprire lo spettacolo sarà Sergio Pennacchietti, che leggerà in vernacolo una storia. “E’ un dovere di chi ama la città stimolare la cultura, la tradizione. Il vernacolo è l’esempio più eclatante di portare avanti Porto San Giorgio. Andiamo oltre la commedia dialettale, qui parliamo di storia” spiega Maria Teresa Scriboni, presentatrice della serata.
Sul palco anche i ballerini della Pizzica dell’AM Studio danza, reduci da un premio internazionale. I cantanti saranno valutati da una giuria tecnica e una popolare. Un trofeo per i primi classificati, ma un ricordo per chi salirà sul podio nelle categorie 10-17, 18-40 e over 40. Starò poi alla Scriboni riuscire a coinvolgere anche il pubblico in sala, appuntamento sabato sera alle 21.
“Dobbiamo tutelare e promuovere la nostra storia. L’idea di inserire il vernacolo è importante, dobbiamo essere orgogliosi anche del nostro dialetto. Porto San Giorgio è una città particolare, siamo spalmati e con meno realtà che fanno gruppo. Non è facile aggregare, quindi ci piace questo festival che parla al territorio, aprendosi all’esterno” conclude il sindaco Valerio Vesprini.
