di Raffaele Vitali
PESARO – Sono passate 24 ore dalla sconfitta della Carpegna Prosciutto contro Treviso. Il post gara è stato difficile. Sconforto in campo, con i giocatori che non sono neppure andati sotto lo spicchio di Palaverde dove si trovavano gli indomabili tifosi biancorossi. Sconforto sui social, dove la maggior parte degli appassionati ha dato già per certa la retrocessione in A2.
Chi non ha tempo per cadere nello sconforto è la società. Serve lucidità, quella mancata per buona parte della stagione. Lucidità che si traduce in una sola mossa: l’acquisto di un pivot. E pure forte. Non tanto per quello che ha dichiarato in maniera leggera coach Sacchetti presentando la gara con Treviso, “anche se perderemo qualcuno arriverà perché non ci piace andare in giro a fare brutte figure”. Va comprato perché il campionato è ancora lungo.
Messa da parte l’amarezza per l’importante scontro diretto perso, nello sport l’unica cosa che conta davvero è la matematica. E questa gioca ancora a favore di Pesaro. Mancano 5 giornate alla fine della stagione regolare, la Carpegna Prosciutto ha 14 puti, Varese ne ha 18, Treviso e Cremona 20.
Il calendario di Pesaro non è proibitivo, ma è innegabile che serve un innesto di qualità sotto canestro dopo l’infortunio di Totè e la cessione anticipata di Mockevicius. Prossime sfide: a Sassari, in casa con Pistoia, a Tortona, in casa contro Cremona e a Venezia.
Varese, che ha il 2-0 sulla VL, invece affronterà in casa Napoli, che può tutto e il suo contrario, poi va a Scafati e a Sassari, prima di tornare in casa con Treviso e chiudere a Pistoia, che potrebbe giocarsi i playoff. Treviso, che ha in ogni caso lo scontro diretto a sfavore con Pesaro, va a Brindisi, poi in casa con Milano, trasferta a Venezia e Varese per chiudere in casa con Tortona. Il calendario più complesso, reso però più leggero dalla vittoria con la Carpegna Prosciutto.
Infine Cremona, su cui la VL fa la corsa. I lombardi ospitano prima Scafati, poi vanno a Bologna prima di tornare in casa con la capolista Brescia. Penultima giornata a Pesaro e chiusura in casa con Milano.
Analizzando i calendari, una Pesaro solida è tutt’altro che spacciata. Ma Costa e Cioppi non possono perdere altro tempo. Dopo aver regalato a Treviso la partita , non riuscendo in sei giorni a firmare un giocatore, si spera che digerita la colomba regalino a Sacchetti una bella sorpresa.
È evidente che l’acquisto di un giocatore forte rappresenterebbe un segnale al pubblico e pure alle avversarie. E alleggerirebbe l’immagine di un board remissivo e già convinto di dover preparare la A2. Pesaro ha una certezza: deve vincerle praticamente tutte e poi sperare nelle cadute delle altre. Per una squadra capace di battere Brescia Bologna non dovrebbe essere impossibile, per quella che si scioglie negli ultimi quarti invece è un sogno irrealizzabile.
