*Con la Conferenza dei Sindaci diamo voce ai territori, promuovendo dialogo e concertazione tra le Ast (Aziende Sanitarie Territoriali) e i sindaci per garantire risposte più efficaci e mirate ai bisogni di salute dei cittadini.
La Conferenza dei sindaci era prevista già dal 1992, ma non ne era mai stata regolamentata l’operatività con l’approvazione dei regolamenti di funzionamento. Dopo 32 anni siamo riusciti a colmare questa lacuna con la legge di riforma della sanità, dando finalmente voce ai sindaci, i quali hanno adottato il regolamento delle Assemblee sulla base di una delibera di giunta regionale.
Nella delibera di approvazione della Conferenza dei Sindaci abbiamo predisposto due bozze di Regolamento che i sindaci hanno potuto valutare ed adottare secondo una loro scelta. E’ pure emersa la necessità di riparametrare la rappresentatività dei comuni non più in base alla popolazione residente. ma anche sulla base dell'estensione del territorio.
Questa proposta è stata poi sottoposta al parere del Consiglio delle Autonomie Locali (CAL), organo costituzionale chiamato a garantire la leale cooperazione tra Regione e Comuni. Non c'è stata nessuna interferenza da parte della Regione Marche sul livello di rappresentatività, è stata una scelta libera e consapevole dei sindaci che rappresentano Enti millenari come i Comuni.
Ricordo che la Conferenza dei Sindaci si prefigge l'obiettivo di rafforzare il ruolo dei Sindaci nelle scelte strategiche per la sanità del territorio ed è uno dei punti cardine della Legge di Riforma del Sistema Sanitario Regionale.
*il vice presidente e assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini