FERMO - Tutto pronto per i saldi. I primi ad attenderli sono i negozianti, che hanno negozi pieni di merce, pagata da tempo, bisognosa di uscire dagli scaffali.
Le persone sono pronte a comprare, lo dicono le stime, che prevedono un aumento del 5% nelle Marche, dove sei marchigiani su dieci approfitteranno dei saldi invernali. Questo secondo l’analisi del Centro Studi Confcommercio Marche che prevedono 210 milioni di euro sul mercato, una media di 130 euro di spesa a testa, 290 a famiglia.
Il primo settore in cui i marchigiani spenderanno è quello della moda, complice il calo dell’inflazione. “I consumatori - spiega il direttore generale Massimiliano Polacco - potranno trovare nei negozi di moda un vasto assortimento di prodotti di qualità a prezzi molto convenienti. Il fashion retail si conferma una componente essenziale per il valore e la vitalità di vie, piazze e centri storici e contribuisce alla crescita del PIL e dell’occupazione in Italia”.
La convinzione è che si faranno affari, soprattutto in boutique e negozi. “Maglieria, capispalla, piumini, giacconi, scarpe e accessori saranno i prodotti più richiesti dai consumatori marchigiani”. Ridotto dovrebbe essere l’impatto della tecnologia, che ha già ben venduto durante il Black Friday e il Cyber Monday.
“Una delle ragioni per cui i saldi andranno bene – aggiunge Polacco - è il ritardo dell’avvio della stagione invernale, partita solo a novembre con i primi freddi. Le vendite permetteranno ai negozianti di avere liquidità, rinunziando magari ai margini desiderati, a favore di una maggiore stabilità aziendale”.
E chissà che non torni anche la voglia di fare acquisti nei negozi di prossimità.
Sempre rispettando le regole: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato. Per gli acquisti online i cambi o la rescissione del contratto sono sempre consentiti entro 14 giorni dalla ricezione del prodotto indipendentemente dalla presenza di difetti; provare i capi è a discrezionalità del negoziante; le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless; i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento; il negoziante ha l’obbligo di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e, generalmente, il prezzo finale.
r.vit.