FERMO – Chissà come andranno i saldi al tempo dell’arancione. Perché è quasi paradossale che il giorno deciso per l’avvio degli sconti cada con il ritorno delle Marche in una delle fasce di restrizione, dopo un periodo di giallo.
Secondo la Confcommercio il passaggio in zona arancione complica tutto. “Questo fa crollare i dati previsionali sulle vendite promozionali” spiega il direttore Massimiliano Polacco: “Nonostante la situazione emergenziale – le sue parole –, abbiamo la sensazione, supportata da quanto ci dicono alcuni studi sulla propensione al consumo, che le persone vogliono tornare a fare shopping e vogliono superare almeno in parte, anche sfruttando gli sconti previsti durante i saldi, la propensione al risparmio che sta caratterizzando questi mesi”.
Ma ogni ottimismo con la zona che cambia colore diminuisce: “Il calo che preventiviamo, a questo punto, è del 40%. Si tratta di un’ipotesi molto allarmante e preoccupante”.
La convinzione è che i saldi daranno un po’ di ossigeno alle imprese anche perché con le difficoltà legate al Natale c’è abbondanza di merce nei negozi per cui ci sarebbe la possibilità di far fronte anche ad una richiesta più alta.
“L’auspicio – conclude Polacco –, è che i saldi di fine stagione aiutino le nostre aziende, in particolare quelle di abbigliamento, calzature e Accessori, a risollevarsi ma crescono le difficoltà e c’è un forte nervosismo da parte degli operatori per le perdite economiche ormai reiterate”.