FERMO – Duecento giorni e poi la rotonda di Marina Palmense sarà realtà, 270 giorni e il ponte ciclopedonale sarà percorribile. In un colpo solo fermo consegna i due lavori alle ditte e ora attende il risultato finale.
“Opere attese da decenni, importanti per la nostra comunità, su cui come amministrazione abbiamo lavorato molto e speriamo che gli scossoni che in questo momento riguardano gli appalti pubblici non portino ulteriori problemi” spiega l’assessora ai lavori pubblici del Comune di Fermo Ingrid Luciani.
“La rotatoria è un’opera che vede insieme l’Anas, il Comune di Fermo e la Provincia, che si è occupata della progettazione, per realizzare questa rotatoria all’altezza dell’incrocio molto importante per il traffico veicolare. Garantiremo così una viabilità più scorrevole per l’intero territorio e anche più agevole il flusso turistico” sottolinea il sindaco Paolo Calcinaro.
Chi ci ha creduto dal primo giorno è il suo vice, Mauro Torresi: “Infrastrutture importanti sia per i residenti sia per una comunità che vuole essere turistica e che nel novero dei servizi ai suoi visitatori vuole dare quanto di meglio per poter vivere e raggiungere i luoghi”.
Il ponte, che è stato al centro di un inizio di lavori promettente, diventa poi un lungo stop, oggi riprende forma. I lavori di completamento consisteranno nell'installazione delle arcate in acciaio e relativo montaggio degli elementi che permetteranno di ultimare l’intervento, al momento reso visibile dai due tratti di ciclabile da un lato e dall’altro del fiume.
Questa mattina la firma degli atti all’Ufficio Tecnico del Comune di Fermo con le ditte e i tecnici responsabili, Mauro Fortuna del Comune e Alessio Marini dello studio Arkteam che dirige i lavori. “Nonostante i problemi relativi agli appalti pubblici, siamo riusciti a risolvere la questione in tempi rapidi, abbiamo fatto la scelta migliore a suo tempo risolvendo il contratto con la vecchia data appaltatrice e dunque ci sono le premesse per pensare che entro questo anno possiamo vedere ponte realizzato e con esso un nuovo tipo di viabilità sul nostro lungomare”.