FERMO – La situazione dentro Confindustria Centro Adriatico non è chiara. Da un lato c’è la verità degli atti, ovvero le votazioni assunte in seno al Consiglio generale con conseguenti espulsioni e, in maniera indiretta, dimissioni di aziende. Dall’altra c’è la verità delle parole di chi è stato cacciato e le reazioni, come le dimissioni in massa di 16 consiglieri fermani componenti del Consiglio generale.
Di fronte a questo caos si muove, di nuovo, Roma. Dal Collegio speciale dei probiviri confederali, ovvero quelli nazionali, è arrivata una richiesta al presidente Simone Mariani: convocare un Consiglio generale, presenti anche i dimissionari e i due espulsi.
Cosa accadrà nessuno lo sa. Di certo Roma vuole parlare. A memoria dei ‘veterani’ di Confindustria non si ricorda una richiesta del genere. Quanto sta accadendo non piace a nessuno. Se sulle due espulsioni Roma non è stata ancora coinvolta, ma gli espulsi hanno dettagliatamente contestato ogni passaggio con tanto di lettere dell’avvocato indirizzate anche ai probiviri nazionali, le dimissioni di 16 componenti dell’organo decisionale dell’associazione hanno fatto molto rumore.
Nei prossimi giorni verrà comunicata la data di convocazione, dipende da quando Roma darà disponibilità. Nel mentre emergono i requisiti che i fermani avrebbero messo sul piatto per evitare di arrivare all’uscita dell’Uif da Confindustria Centro Adriatico. Il 9 aprile, venerdì, l’assemblea dell'Uif discuterà di quanto sta accadendo e non è escluso che si arrivi a un voto che potrebbe segnare la scissione. Voto che in ogni caso non sarebbe decisivo visto che poi ci sarebbero dei passaggi tecnici necessari nella Giunta sempre dell'Uif.
Le richieste dei fermani sarebbero: dimissioni del presidente Marini; nullità degli atti che hanno portato prima alle dimissioni di Melchiorri e poi all’espulsione di Santori e Luciani; revisione dello Statuto in modo da ripristinare nei fatti, e non a parole, la parità tra Ascoli e Fermo. Richieste pesanti, soprattutto la prima, su cui Roma, se deciderà di prendere in mano al quesitone, non potrà fare a meno di esprimersi (nella foto Mariani, Melchiorri e Santori, ndr).
@raffaelevitali