FERMO – Sensibilità diverse. Lo ha sempre detto il sindaco Paolo Calcinaro. Le ha sempre ospitate e controllate nella sua maggioranza. Ma soprattutto le ha tenute alla larga da quelle tessere che lui avversa, perché ama la libertà del civismo.
Ma è un po’ che tutto questo sta cambiando. Se vogliamo dall’ingresso in maggioranza dell’avvocato Bargoni, uomo di Azione sul territorio. Ma è la conferma della tessera di Fratelli d’Italia nelle mani del consigliere comunale Luigi Rocchi, il volto del centro storico e uno dei più attivi, che stimola la minoranza.
In particolare il consigliere del Pd, Paolo Nicolai: “Ufficializzando il suo ingresso in Fdi, Rocchi si conferma coerente nei confronti di chi lo ha eletto. Lo abbiamo detto più volte, la politica sta emergendo nel progetto “civico” del sindaco, lo sta facendo perché c’è sempre stata. La tanto bistrattata politica dei partiti”.
È qui che arriva la critica al sindaco: “Affermare il contrario, negando il ruolo della politica come fatto in questi anni è una contraddizione in termini. Con le Provinciali ha caratterizzato il suo posizionamento a destra accettando anche un ridimensionamento del suo peso politico dentro l’attuale alleanza provinciale pur di rimanere in coalizione con il centrodestra”.
Che la politica poi fosse presente, per Nicolai lo si era capito anche alle comunali del 2020 “quando il maggior partito italiano (Fdi) a Fermo non aveva presentato lista e simboli. Due le ragioni: o Fermo era la città meno di destra d’Italia o la destra era chiaramente strutturale alla maggioranza. Il sindaco ha fatto le sue scelte e così noi, che siamo qui, coerenti e magari con limiti, ma di certo sicuri del nostro campo di appartenenza”. Che è sempre più lontano da quello di Calcinaro.