JESI – Mentre la delegazione dell’Italia sfilava a Tokio durante la cerimonia di apertura delle Olimpiadi, l’Università di Urbino conferiva la laurea ad honorem in Scienze dello Sport a Roberto Mancini.
“Lo sport vince sempre e i Giochi olimpici sono la sua massima espressione. Forza azzurri” ha commentato sui social il tecnico marchigiano. Il rettore di Urbino, Giorgio Calcagnini, nelle motivazioni è stato chiaro: “Mancini non è solo un grande campione e professionista, ma un esempio di valori positivi e un vero testimonial della sua terra. Grande motivatore e maestro di stile, dentro e fuori dal campo, incarna tutti quei valori positivi che la nostra Istituzione intende valorizzare”. A proporre la figura di Mancini è stato il presidente dell'Accademia dei Marchigiani dell'Anno in Italia, Mario Civerchia. Nessun dubbio da parte del Consiglio del Dipartimento di Scienze Biomolecolari, diretto da Orazio Cantoni.
“È un riconoscimento che intende valorizzare sia la persona sia lo sport ma anche il territorio nazionale che in questa fase sta cercando di risollevarsi dopo la pandemia - afferma Civerchia che anticipa il luogo della cerimonia, la palazzina Sabatelli -. Il ritorno di Mancini nelle Marche sarà un doppio motivo per festeggiare insieme la vittoria degli Europei 2021 con la nazionale e la laurea ad honorem più che meritata. Ancora un ringraziamento di cuore al Magnifico rettore Calcagnini e al professor Cantoni per la capacità di riconoscere il merito di un grande campione marchigiano e la disponibilità nel voler concedere l'importante titolo Accademico magistrale, preludio anche di una futura collaborazione tecnico-scientifica tra la nazionale e i docenti del Dipartimento di Scienze Biomolecolari”.
