di Raffaele Vitali
MONTE URANO – “Dal solution design agli strumenti che studiano i processi di acquisto, useremo diverse strategie. Dobbiamo pensare che un cliente deve ricevere valore ogni volta che parla con l’azienda”. Un nuovo progetto per rilanciare economicamente Monte Urano. Dietro il piano voluto dall’amministrazione Moira Canigola ci sono Stefano Berdini e Giuseppe Di Monte. Cinquantamila euro sul piatto per cambiare, anzi aggiornare, il modo di pensare e quindi di agire degli imprenditori.
“Ci rivolgiamo a ogni tipologia di impresa. Durante il momento più pesante della pandemia abbiamo dato contributi alle imprese commerciali, dall’esenzione della Tosap alla riduzione della Tari. Oggi vogliamo fare qualcosa di diverso, di strutturale” spiega la sindaca Moira Canigola.
Nasce così il piano che stanzia fondi “per restare competitivi, puntando su corsi di formazione che le aziende potranno seguire gratuitamente”. Nel merito entra Giacomo Sollini, vicesindaco e assessore al Bilancio: “Avevamo dei risparmi e abbiamo deciso di investirne una parte in favore delle attività economiche della città. Volevamo qualcosa di diverso rispetto agli aiuti a pioggia. Da qui, formazione per l’innovazione, una crescita delle competenze attraverso i 50mila euro stanziati”.
Stefano Berdini è l’amministratore di Opera, la società di consulenza e formazione scelta dal Comune: “Organizzare i processi e ripensare l’azienda è il nostro motto. Il comune ha avuto una intuizione ed è andato oltre il mondo del 4.0 che ha sottovalutato il tema delle competenze. Bene i macchinari, ma l’investimento in conoscenza è determinante”.
Opera supporterà imprenditori e figure manageriali per affrontare la complessità: “Non solo resilienza, ma anti fragilità, trovare vantaggi in questa fase di incertezza. Contenuti e modalità che mettiamo in campo sono innovativi. Non sarà una formazione frontale, ma molto esperienziale che prevede per ogni azienda la possibilità di declinare gli strumenti all’interno della propria realtà”.
Praticamente, dopo incontri comuni, ci saranno per le singole aziende dei professionisti che operano in maniera mirata. “Questo aumenta la possibilità di concretizzare nuovi modelli di business” aggiunge Berdini.
Per Di Monte bisogna partire dal concetto di innovazione “che non è solo qualcosa di dirompente. Esiste quella incrementale, legata a piccoli cambiamenti che migliorano il business. Un esempio: non credo un prodotto e poi verifico a chi interessa, ma parto dall’esigenza del cliente, dal perché dovrebbe ‘assumere’ un prodotto, del valore in più che porta”.
Per comune e società interrogarsi sul modello di business è fondamentale per ogni tipologia di azienda. “Per questo ci rivogliamo a tutti. Non solo alle attività produttive. È una sfida per tutti. Noi le attività le intercetteremo, quelle contattate già si sono dette soddisfatte”.
L’11 ottobre è previsto il primo incontro pubblico: “Useremo canali associativi e dei professionisti, dai commercialisti agli avvocati, per far comprendere il potenziale del progetto. Si parte con incontri comuni, molto brevi e concreti. Poi costruiremo modelli di business mirati per la singola azienda, il tutto con fondi comunali”.
Il piano prevede quattro primi incontri da due ore, poi almeno tre incontri in azienda e una serie di workshop su tematiche precise. Buona parte del progetto si svolgerà entro fine anno. “Questo è un progetto unico nel suo genere. Qualcosa era stato fatto in Veneto, ma ora Monte Urano può aprire una strada. Il comune che si rende soggetto attivo nella crescita delle aziende che portano economia nel suo territorio” ribadisce Berdini.
A cui fa eco la sindaca Canigola: “Spero di ottenere una scossa nelle aziende. Aiutare tutti a comprendere meglio che ci sono possibilità in più per ripartire. la formazione deve essere un aspetto chiave, sempre. La pandemia ce lo ha ricordato in maniera violenta, serve una crescita a ogni livello. Anche chi vuole aprire una azienda e vuole essere vincente. Facciamo il possibile, dalla commissione comunale di studio dell’economia all’Igp fino al Tavolo dello Sviluppo in Provincia. ogni possibilità la vagliamo e se valida la potenziamo”.