di Raffaele Vitali
FERMO – Nuovi primari, bel segno per il Murri. “Andiamo avanti, non c’è solo il Covid”. Dalla prevenzione alla cura delle persone, la sanità non si ferma. Tre nuovi dirigenti che il direttore dell’Asur 4 Licio Livini, affiancato da Luca Polci che guida la direzione ospedaliera, presenta soddisfatto. “I percorsi vivono di operatori, organizzazione, professionalità, percorsi, rischi ed emergenze. Con loro li affronteremo al meglio in settori chiave come Pronto Soccorso, Igiene e Veterinaria”. Si parte da chi guiderà l’emergenza dopo l’anno da facente funzioni del dottor Antonio Ciucani.
Alessandro Valentino da oggi è il nuovo primario del Pronto Soccorso del Murri. Arriva dall’ospedale Bufalini di Cesena. Dal 2000 nel campo dell’Emergenza è un riferimento. “Crediamo molto in lui, raccoglie l’eredità del dottor Giostra e del dottor Ciucani, che ringrazio per come ha retto il reparto in una situazione molto complessa”. Ma da oggi Livini guarda avanti. “Il nostro pronto soccorso gestisce 42mila accessi all’anno. È l’unico provinciale, supportato da Punti di intervento territoriali. Può e deve crescere”.
No è un compito facile, ma Valentino ha voluto Fermo e questo non è un dettaglio. “Volevo un posto dove poter fare qualcosa di più. Abitando in Romagna, il balzo è notevole. Nell’ultimo anno, in una fase di così grande difficoltà, questo Pronto soccorso ha fatto un lavoro immane. Mi sono informato, devo dire bravo a Ciucani cui stamattina ho già ribadito che resterà al mio fianco”. Un ruolo lo ha svolto anche Giostra, l’ex primario che aveva scelto Fermo per poi tornare a guidare il Sant’Orsola di Bologna: “MI ha dato molti consigli, mi ha fatto capire il potenziale di questa struttura”.
Certo, c’è il problema della mancanza del personale. Ma lui, innamorato dell’Emergenza-Urgenza, non traballa: “Voglio essere un primario che vive il pronto soccorso sul campo”. E mancando tanti medici, in prima linea resterà a lungo: “Il problema organico è vissuto da ogni pronto soccorso. Mi piacerebbe diventare attrattivo per i giovani medici. Vorrei che la scuola di specializzazione di medicina di urgenza della Politecnica investisse su di noi come ospedale di riferimento per gli specializzandi. Al momento ne abbiamo uno solo, una ragazza di Fermo. Sia chiaro, non per usarli come forza lavoro, ma per tenere un aggiornamento costante”.
Valentino sarà anche il primario del nuovo ospedale: “E’ un richiamo forte la possibilità di lavorare in una struttura all’avanguardia. Per me però gli stimoli sono stati Giostra e la collocazione geografica di Fermo, che mi attira molto. E la conferma della scelta vincente l’ho avuta la prima volta che ho dialogato con Livini”.
Il direttore dell’Av4 incassa e aggiunge: “Ho presentato all’Asur Marche la mia idea di emergenza. È il momento di ragionare come territorio unico, evitando ordini di servizio grazie a una rete generale. Bisogna rivedere le postazioni del 118 sul territorio, quando le abbiamo messe in campo c’era un’altra storia. E tutto deve rispondere al primario di Fermo, non come oggi ad Ascoli Piceno. Avendo carenza di personale nel pronto soccorso, usare professionisti che lavorano al 118 dovrebbe essere normale”.
Un piano che Valentino sposa in peno e che rientra nella sua logica ‘attrattiva’ verso medici e personale dell’emergenza. “Il medico dell’emergenza ha tre campi di azione: territorio con il 118, il pronto soccorso e la medicina d’urgenza. Poter ruotare su tutti gli ambiti sicuramente è un grossissimo richiamo”. E per questo si lavorerà per ripristinare i posti di ‘medicina d’urgenza’ al Murri.
Chi sceglierà di dire sì alla chiamata di Valentino, sa che troverà uno dei massimi esperti in ventilazione non invasiva e uso dell’ecografia. “Il pronto soccorso non deve essere il refugium peccatorum di chi non entra in discipline diverse. La nascita della scola di specializzazione in emergenza-urgenza è il passo fondamentale. Abbiamo bisogno di medici che scelgono questo percorso che trovano gratifica personale in una situazione complessa” conclude il primario.
