FERMO – Sono bastate poche settimane per incidere su uno dei punti chiave del sistema sanitario voluto e pensato dall’ex governatore, nonché assessore alla Sanità, Luca Ceriscioli. La visione di Francesco Acquaroli e della sua giunta è molto differente, non si punta su ospedali unici che accentrano servizi.
Il primo atto in questo senso è andato in scena in consiglio con la richiesta di revoca della delibera che localizzava e individuava come sito per la nuova struttura ospedaliera di primo livello dell'Area Vasta 5 del Piceno, un'area a Pagliare del Tronto tra Spinetoli e Colli del Tronto.
La risoluzione presentata dai consiglieri della Lega è stata approvata dal Consiglio regionale con il voto favorevole della maggioranza e delle due consigliere M5s. Lo stop - arrivato con 21 voti favorevoli e 7 contrari - riguarda l'atto approvato il 30 dicembre scorso dal precedente esecutivo per l'ubicazione del «Nuova Struttura Ospedaliera di Primo Livello» del Piceno.
Nella risoluzione, a prima firma del consigliere Andrea Maria Antonini, si rileva che i «due ospedali esistenti in provincia, quello del capoluogo 'Mazzoni’, e quello di San Benedetto del Tronto, il 'Madonna del Soccorso’, diventerebbero così de facto due semplici presidi ospedalieri di base, andando nel breve periodo a perdere ogni funzione. La Giunta ora si impegna “ad avviare un confronto sul territorio con le parti politiche, professionali, sociali, sindacali e associative, finalizzato al consolidamento e al potenziamento dei presidi ospedalieri di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto”.
Non solo, l’atto invita “l'esecutivo a potenziare, all'interno del Piano socio sanitario che la giunta Acquaroli intende profondamente modificare, il ruolo degli attuali presidi ospedalieri, privilegiando un'organizzazione policentrica dei servizi sanitari-ospedalieri e non concentrandoli in strutture uniche di riferimento”.