FERMO – La crisi ha più facce. “Mi preoccupano i dati della Cgia di Mestre in merito alla crescita del pericolo usura per le imprese marchigiane. Una situazione che appare ancora più grave nel Fermano, dove nonostante un lieve calo delle segnalazioni alla Centrale dei Rischi della Banca d'Italia, resta altissimo il numero delle attività con debiti superiori a 30 mila euro e, quindi, impossibilitate a richiedere nuovi prestiti: ben 466 su 3.294” sottolinea Fabrizio Cesetti, consigliere regionale del Partito Democratico.
Il rapporto con le banche, l’utilizzo di strumenti alternativi, la ripresa che si allontana e i problemi aumentano. “Un fenomeno cresciuto specialmente negli ultimi anni post Covid a causa dell'enorme impatto avuto dal rincaro dei tassi d'interesse per i mutui, dall'aumento dei costi dell'energia, dall'inflazione, ma anche da un ingiustificato calo del potere d'acquisto dei salari reali italiani, che l'ultimo rapporto Ocse pubblicato a luglio ha quantificato in un - 6,9% rispetto al 2019. Un calo, peraltro, divenuto strutturale (lo scorso anno si registrava addirittura un - 7,5%)” prosegue Cesetti.
“Un dato drammatico, troppo spesso ignorato dalla politica e dalle istituzioni, che purtroppo è frequentemente alla base di veri e propri drammi. In realtà - aggiunge Cesetti - il quadro generale è ancora peggiore se, oltre alle imprese, includiamo anche le moltissime famiglie esposte al fenomeno del sovraindebitamento”.
L’appello del consigliere è ai vertici della Regione: “Abbiamo come gruppo presentato la proposta di legge n. 208/23, che prevede interventi mirati per diffondere una maggiore e migliore educazione finanziaria, ma soprattutto per diffondere la conoscenza delle procedure di composizione della crisi e dell'accesso ai servizi degli organismi preposti. Tra gli strumenti individuati c'è anche la creazione di sportelli di pre-istruttoria per favorire l'assistenza gratuita alle persone in condizioni di criticità”.
Purtroppo, riprende il consigliere “quel testo giace ancora nei cassetti della commissione. Onestamente non si comprende la ragione di questo ostruzionismo del centrodestra marchigiano, finalizzato a non far discutere questo provvedimento a tutela delle fasce economicamente più deboli, ma anche di altri settori sociali, penso a tanti piccoli imprenditori, commercianti, artigiani e professionisti, che fino a pochi anni fa erano immuni al fenomeno del sovraindebitamento, mentre oggi rischiano di esserne travolti”.