SANT’ELPIDIO A MARE – “Ma si può improvvisare così? Pensando a casa propria con un gruppo di professionisti locali che non si sa chi siano?”. Prime domande per il sindaco Alessio Pignotti dal suo avversario elettorale, Fabiano Alessandrini, in merito al progetto di riqualificazione della piazza di Casette d’Ete.
“I professionisti lavorano con un incarico, tutto gratis, verranno premiati dopo?”. Ma non solo. “Le persone di Casette sono state messe al corrente. E poi il parcheggio, ma chi tratta per il parcheggio, direttamente il sindaco? Mica sono atti privati?”.
Quello che Alessandrini contesta è il metodo di azione del sindaco di Sant’Elpidio a Mare. “Tutto viene gestito nella sua testa, forse neppure la Giunta è stata coinvolta, magari solo Greci che è il suo braccio destro. Credo che sia necessario riflettere su tutto questo, Pignotti ha un modus operandi poco chiaro”.
Torna sui cubi di piazza: “Ha seguito lui il progetto con ‘professionisti che conosceva lui’ di cui nessuno sapeva nulla. Poi una volta realizzati, nessuno ‘ha pensato i cubi’ che poi lui ha spostato. È un modo di operare senza logica. Lo dico col cuore: sindaco, l’amministrazione non funziona così? Serve trasparenza, ancora di più quando si parla di riqualificare una piazza. Sono scelte che vanno condivise, non si può andare avanti così”.
Ed è così in tanti settori, per il consigliere di minoranza: “Non discute, non si confronta, non passa per le commissioni. Indipendentemente dal ricorso al Tar (oggi pomeriggio, ndr), non può pensare di amministrare come se stesse a casa propria”.