FERMO - Gli hotel Palmento e Astoria e il b&b Casanonna, a Fermo, il countryhouse Montebello di Grottazzolina, l’azienda agricola Millequercie di Monte Giberto, la società cooperativa Tec: prende forma il progetto “Ripartire dalla Storia - Gli itinerari del Fermano, ponti per il futuro”.
Finanziato con i fondi del Gal, promette di favorire la valorizzazione e la promozione del patrimonio culturale e delle produzioni agricole e artigianali locali, favorendo la strutturazione di un sistema organico di promozione e accoglienza turistica integrata del territorio. A fine gennaio, i sei attori si sono riuniti online per gettare le basi della progettazione.
A coordinarli, la Tec, start-up attiva nel campo culturale e dei servizi turistici, capofila del progetto. Tutti insieme hanno formato, un’Ats (Associazione temporanea di scopo). Il turismo, soprattutto straniero, fortemente penalizzato dalla pandemia, il punto di partenza. Da qui, la volontà di trovare nuove strade per farsi conoscere e scegliere. Perché non tutto è perduto, visto che – hanno ragionato i sei partner – le strutture dell’entroterra, alla fine, hanno lavorato.
Le più piccole, per esempio, sono state scelte dai turisti italiani anche per ragioni di sicurezza. Perché frequentate da pochi ospiti, se non addirittura a uso esclusivo delle singole famiglie.
La vera boccata d’ossigeno è arrivata con l’estate, che s’è protratta fino a settembre. Non solo. Anche l’agroalimentare ha fatto la sua parte. Le strutture che disponevano di prodotti tipici locali hanno riscosso particolare interesse. Tutti elementi – hanno concluso gli attori – che evidenziano un cambiamento in atto delle tendenze del turista.
Le stesse che il progetto, che prevede anche la realizzazione di un disciplinare per l’accoglienza turistica nel fermano, di un logo collettivo, di un sito internet e di forme di promozione online e in presenza, dovrà intercettare. Per farlo, avrà tre anni di tempo.
f.pas.