AMANDOLA – Il presidente Francesco Acquaroli ci mette la faccia. Così come fece Ceriscioli, sperando che porti più fortuna, il governatore ha deciso che nel rimpasto di giunta la delega alla ricostruzione la terrà per sé.
Fino a oggi era nelle mani di Guido Castelli, diventato senatore, ora spetterà ad Acquaroli seguire personalmente i cantieri e incidere sulla burocrazia lavorando, fino a quando resterà in carica, con il commissario Giovanni Legnini.
Primo atto, la firma del protocollo con cui la Bei-Banca europea per gli investimenti ha stanziato altri 750 milioni di euro a favore del Centro Italia terremotato. le risorse veicolate da Cdp per la ricostruzione privata sono destinate a famiglie e imprese colpite dal terremoto attraverso finanziamenti agevolati erogati da banche convenzionate sulla base dello stato di avanzamento degli interventi di ricostruzione ammessi alle agevolazioni. In particolare, gli oneri di rimborso dei finanziamenti sono a carico dello Stato mediante un meccanismo che prevede il riconoscimento, a favore dei beneficiari, di un credito di imposta che sara' ceduto alle banche convenzionate e che le stesse utilizzeranno in compensazione dei propri debiti fiscali.
L'importo del credito d'imposta è pari alle rate dovute (quota capitale e quota interessi). I 500 milioni costituiscono la prima tranche di un finanziamento complessivo di 750 milioni approvato dal Consiglio di Amministrazione della Banca dell'Unione Europea per la ricostruzione di edifici privati e attivita' produttive nell'Italia Centrale, a cui va aggiunto 1 miliardo messo a disposizione dalla Bei sempre tramite Cdp nel giugno 2017.
Le risorse rientrano nel Plafond Ricostruzione Sisma Centro Italia varato da Cdp a fine 2016. Un ulteriore miliardo e' stato poi destinato dalla Bei al Mef per la ricostruzione di scuole, ospedali, tribunali e uffici amministrativi, perfezionato nel marzo del 2018. Ciò significa che la Bei, complessivamente, metterà a disposizione 2,75 miliardi per la ricostruzione pubblica e privata nelle Regioni colpite dal terremoto
Arrivando a Camerino, Acquaroli ha fatto notare come “i rumori della ricostruzione, oltre a farci piacere, siano anche uno stimolo per chi ancora non ha deciso di innescare le procedure di rientro. Dopo tanti anni - ha aggiunto - stiamo iniziando a vedere i cantieri e cantieri in stato molto avanzato. Segno che la ricostruzione è iniziata e questo territorio può tornare alla normalità e lo può fare in un lasso di tempo che oggi può essere prevedibile”.
Non ha dubbi il presidente che il Governo Meloni darà un pulitore slancio: “In questi anni tante volte abbiamo parlato di ricostruzione e sicuramente torneremo a farlo se il presidente della Repubblica le darà l'incarico di guidare il nuovo governo”.
r.vit.