SANT’ELPIDIO A MARE – Il rimpasto di Giunta a Sant’Elpidio a Mare? “Abbiamo assistito a uno spettacolo indecoroso durato mesi. La regia, è evidente, è quella di Alessio Terrenzi con l’aiuto regista di Jessica Marcozzi e il sindaco attore non protagonista” sottolinea Gionata Calcinari a nome del gruppo che guida in consiglio comunale tra i banchi della minoranza.
Perché dice che c’è un regista esterno?
“A me il sindaco pare commissariato, ha revocato due assessori di sua fiducia e li ha sostituito con uomini di Terrenzi. Ha scelto Clementi, l’uomo per tutte le stagioni, neppure candidato. Ed è uno che ha lasciato un buco a bilancio e palestre non in buone condizioni. Soprattutto corso Baccio, che è pure costato il doppio del previsto. Quindi quale è davvero la sua competenza? Tra l’altro sono stati esclusi candidati eletti, Terrenzi, in barba all’esito elettorale, di nuovo fa quello che crede”.
A che pro?
“Penso obiettivi personali e politici di Terrenzi e Marcozzi”.
Ma la Marcozzi non ha perso con Greci depotenziato?
“Intanto resiste. E mantiene due assessori”.
Tutto finito?
“Non credo. Per i due confermati il tempo non sarà lungo”.
Cosa pensa delle nuove scelte?
“La Grottesi è una sconosciuta per il paese. Ma sono certo che capiremo la reale motivazione dietro questa scelta. Verdecchia non ha mai portato a termine un mandato. Entra da vice dopo aver sognato di fare il sindaco. Di certo ora Pignotti sarà meno libero”.
Deluso dal sindaco?
“Mi aspettavo molto di più. È in evidente stato confusionale, pochi giorni fa esaltava gli assessori e poi li ha revocati per rilanciare l’amministrazione. È al capolinea”.
Secondo lei il civismo sta crollando?
“Pignotti è venuto meno al suo progetto civico, Forza Italia è evidente che sia dominante. Non è più nuovo, visto che toglie dei votati inserendo il vecchio, come Clementi e se vogliamo anche Verdecchia. E poi non c’è più un’adeguata rappresentanza delle forze, vedi Open che ha chiesto di non distruggere il progetto civico”.
Open come le pare?
“Ha espresso una insoddisfazione comprensibile, il sindaco invece non ha né condiviso né ascoltato. I consiglieri sono stati derisi e disprezzati, non sono considerati come si deve a un eletto dal popolo. Tra l’altro il capoluogo esce ridimensionato”.
Rischia Pignotti?
“Difficile fare i conti, ma la maggioranza oggi è più spaccata, in palese crisi e in confusione. Credo che la miglior soluzione siano le dimissioni di Pignotti”.
Sarebbe stato pronto a entrare in maggioranza?
“Voci che circolavano. Noi rispettiamo il voto popolare. La gente ha scelto Pignotti, giusto che sia lui ad amministrare. Di certo oggi la maggioranza non c’è più è ora di tornare al voto. Non sarò mai io a salvare Pignotti, anche in futuro. Noi siamo pronti per le elezioni”.
r.vit.