di Francesca Pasquali
MONTERUBBIANO - Conti in ordine per il Comune di Monterubbiano che ieri, 27 marzo, ha approvato in Consiglio, con l'astensione della minoranza, il bilancio di previsione 2022-2024. «Stiamo uscendo da due anni molto faticosi e gli attuali scenari internazionali rendono il futuro ancora incerto. Tutto ciò impone di mantenere prudenza. Tuttavia, l'avvio del Pnrr ci segnala l'inizio di una fase di rinascita, che ci impone di non restare inerti e di cogliere ogni singola occasione di contributo che possa permetterci di arricchire il nostro territorio di opere volute dalla collettività» ha spiegato la vicesindaca Silvia Romanelli.
Per quanto riguarda l'anno in corso, «il bilancio di 4.354.683 euro garantisce il pareggio generale e il rispetto degli equilibri economico-finanziari di parte corrente e di parte capitale».
Le entrate tributarie rappresentano il 25% del totale, pari a 1.120.300 euro. Da quelle extratributarie deriveranno 185.070 euro. Tra i trasferimenti correnti di provenienza statale, «il Comune riceverà ristori per le maggiori spese energetiche» e «verranno erogati contributi legati al Pnrr per la progettazione e la retribuzione di personale a supporto degli uffici».
Quanto ai trasferimenti da amministrazioni locali, l'adesione del Comune al servizio di Polizia locale dell'Unione Montana Monti Azzurri porterà 7mila euro di trasferimenti per quota sulle sanzioni al Codice della Strada.
Le spese correnti ammontano a 1.490.118 euro. A quelle per stipendi e contributi al personale comunale, si aggiungono quelle per l'acquisto di beni e servizi, tra cui energia e gas, per quali è stato previsto, «rispetto all'anno precedente, un aumento del 30% dei costi».
Confermate le quote associative a Bandiere Arancioni del Touring Club Italia, Marca Fermana, Anci e Ali. All'Unione Comuni Valdaso andranno circa 35mila euro. Approvato, ieri, anche il Programma triennale delle opere pubbliche. Anche in questo caso la minoranza s'è astenuta.
Gli interventi previsti per quest'anno riguardano la costruzione di nuovi loculi e ossari nel civico cimitero, la riparazione dei danni provocati dal sisma al palazzo comunale e alla torre civica, il completamento dei lavori della palestra di Rubbianello, la realizzazione della scuola materna del capoluogo, l'ampliamento di quella di Rubbianello, il restauro e il risanamento conservativo di un edificio comunale per l'attività educativa e il recupero degli alloggi in Corso Italia 2 per l'edilizia residenziale pubblica.
Restano invariate le tariffe. Confermata l'aliquota dello 0,80% per l'addizionale Irpef, con l'eliminazione della soglia di esenzione per tutte le tipologie di reddito, dalla cui applicazione si stima un gettito di 176mila euro. Dall'Imu, pure confermata, si stima un gettito di 310mila euro.
Conferma in via provvisoria anche per la Tari, in attesa dell'approvazione e validazione del Pef (Piano economico finanziario) 2022/2025, «con riserva di procedere a successive modifiche sulla base delle risultanze del nuovo Piano».
Approvato all'unanimità il nuovo Piano delle alienazioni. «Quello dell'anno precedente – ha spiegato Romanelli – aveva subito una variazione per lo stralcio dell'ex asilo di Rubbianello, inserito come corrispettivo della realizzazione della palestra, per partecipare al bando del Gal e procedere alla sua riqualificazione e successiva destinazione ad attività di intrattenimento per bambini e ragazzi». Restano nel piano l'alloggio di edilizia residenziale pubblica in frazione Montotto e il tratto di strada vicinale Madonna Bruna, in contrada Monti.
Insieme ad altri otto Comuni (capofila Ponzano di Fermo), Monterubbiano parteciperà a un bando per la rigenerazione urbana. Il progetto riguarda la riqualificazione e la ristrutturazione dell’ex mattatoio che ospiterà Pro Loco e associazioni. Approvata all'unanimità, infine, una mozione per esprimere «la più ferma condanna per l’invasione dell’Ucraina e i bombardamenti delle città, avvenuti in spregio a ogni regola del diritto internazionale per sottomettere uno Stato sovrano, rifiutando ogni tentativo d’intesa negoziale e minando la pace e la stabilità dell’Europa».
