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Riforma della sanità, cosa cambia per Fermo. Saltamartini: cardiologia avrà emodinamica, un Dg gestirà le risorse e i cittadini valuteranno

11 Luglio 2022

di Raffaele Vitali

FERMO – Arriva puntuale l’assessore regionale Filippo Saltamartini, lo aspettano i sindaci, meno della metà, della provincia di Fermo. Si parla di sanità, in particolar modo della riforma della legge 13, quella che cambierà volto al sistema cancellando l’Asur unica e dando vita a 5 Ats. Con lui, il presidente Francesco Acquaroli, i consiglieri fermani Putzu e Marcozzi, oltre alla direttrice dell’Asur, Nadia Storti.

Filippo Saltamartini, quale è il futuro della sanità regionale?

“Cambiando la legge 13 chiudiamo l’esperienza fallimentare dell’Asur unica. Non funziona, ha mostrato limiti evidenti, dalle liste di attesa alle sperequazioni territoriali. Noi andiamo verso il cittadino”.

Perché crede che ridare autonomia ai territori migliori il quadro?

“Ogni Ats avrà un direttore generale. Questo comporta che le somme del bilancio regionale non passeranno per l’Asur che le smista, ma ogni azienda avrà un budget proporzionato di cui il direttore risponderà. Il direttore sarà un vero manager, che sarà valutato anche dai sindaci che in assemblea avranno la possibilità di giudicarlo”.

Azione manageriale con tanto di customer satisfaction?

“Una delle cose che metteremo sono i totem dentro gli ospedali e le strutture. Il parere del cittadino sarà davvero ascoltato. Del resto questa riforma nasce per migliorare il servizio. Il dg dovrà guidare anche gli Urp, perché se la sanità non dà risposte, il cittadino si arrabbia e va fuori regione”.

Ma Fermo acquistando autonomia avrà dei vantaggi o sarà schiacciata?

“Un esempio. È emerso dallo studio affidato alla Politecnica e ad altri esperti che c’è un enorme problema con cardiologia, la mobilità passiva è molto alta. È evidente che il reparto crescerà e sarà dotato di emodinamica. Lo chiede il territorio., lo garantirà il sistema. Così come sappiamo che ci sono alcune eccellenze (gastroenterologia, urologia e oculistica, ndr) in questa area vasta, per cui le potenzieremo, dotandole di tutta la tecnologia necessaria. Strumenti e risorse, quindi”.

Tornando alla riforma, come inciderà?

“Fatta la norma, serve il piano socio sanitario. E una volta definito quello, l’atto aziendale che va a costruire le risposte sui fabbisogni. Il tutto entro gennaio.  È questa la grande rivoluzione, agire sulle lacune per dare un servizio competo. Che poi non significa non potersi muovere dalla propria provincia, ma quantomeno dotare ogni Ats dei mezzi per ridurre i problemi tra i cittadini”.

Le Ats saranno concorrenti tra loro?

“Evidente che avendo un budget autonomo, dovranno dimostrare di spenderlo al meglio. E saranno i numeri a parlare. Se i pesaresi vanno in Romagna e il sud delle Marche verso Pesaro, è evidente che quello che abbiamo oggi non sta funzionando”.

L’autonomia riequilibrerà i territori anche per posti letto e personale?

“La questione letti è superata. Il Pnrr, e l’attualità, ci portano a investire sui territori: dentro gli ospedali ci devono stare i veri acuti, non come oggi anche chi soffre di disagio sociale. Il potenziamento territoriale equilibrerà più di un aumento dei posti letto. L’ospedale unico è qualcosa che non ha senso, se non inserito in un contesto più ampio”.

E il personale?

“Il punto sarà: dove manca? Lo diranno i numeri, se noi sappiamo che cardiologia è lacunosa e quindi non dà le risposte necessarie, interveniamo con un potenziamento mirato. E questo lo farà il direttore generale con il suo budget”.

Se a gennaio arriverà l’atto di indirizzo, cambieranno i direttori generali? “È evidente che ci sarà un cambio generale. Le figure andranno valutate in base alle nuove esigenze della legge regionale. Poi resta il piano di azione, che ci porterà a tagliare le liste di attesa e a dare sevizi migliori nelle cinque Ats. Il Murri sarà sempre più operativo, questo è certo”.

@raffaelevitali

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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