AMANDOLA – Un aiuto anche dal cielo è sempre utile, soprattutto quando si parla di post sisma. “La ricostruzione dell’Italia centrale colpita dal sisma del 2016 deve avvenire con ‘metodo sinodale’: ovvero ‘camminando insieme’ anche per costruire le attività di riparazione economica e sociale del territorio”.
E così Guido Castelli, commissario alla ricostruzione post sisma, ha incontrato Papa Francesco per fare il punto a sette anni dalle terribili scosse. “Nell’incontro con il Santo Padre - prosegue Castelli - ho avuto modo anche di raccontare le difficoltà delle comunità che, dopo la tragedia di sette anni fa, hanno dovuto recuperare energie e speranza per vincere la tentazione dell’abbandono dei luoghi feriti e della vita stessa”.
Il Papa ha ascoltato a lungo: “In particolare, ho illustrato al Santo Padre - che l'intera comunità del sisma incontrerà in un'udienza il 24 novembre - la grande premura che abbiamo introdotto nelle attività di ricostruzione, in relazione ai problemi della transizione ambientale. Ricostruendo proteggiamo l'ambiente e, favorendo la possibilità che l'uomo resti o torni ad abitare nel cratere, onoriamo i principi di un’autentica ecologia umana”.
Per questi valori e principi, Castelli sarà protagonista a Dubai alla prossima Cop28 di Dubai a cui prenderà parte anche Papa Francesco.