di Raffaele Vitali
SERVIGLIANO – Si va dall'applicazione dei prezzari regionali, all'accelerazione e semplificazione della ricostruzione pubblica, passando per un'altra decina di punti che il commissario straordinario Guido Castelli ha sollecitato nelle ultime settimane. La Commissione ambiente del Senato ha approvato oggi un pacchetto di norme che aggiorna in maniera significativa il Dl Ricostruzione del Centro Italia.
“Proprio pochi giorni fa mi ero confrontato a Roma con il senatore Castelli che mi aveva anticipato i principali punti su cui era certo non ci sarebbero stati problemi. Emendamenti fondamentali al dl Sisma per la ricostruzione, per diversi motivi” sottolinea Marco Rotoni, sindaco di Servigliano, uno dei comuni del cratere in provincia di Fermo.
“Un lavoro parlamentare importante accelerato da Castelli che ha messo a terra quanto condiviso con gli amministratori locali. Pensiamo solo alla questione classi scolastiche. Per chi ricostruisco se svuoto i paesi? Questo è stato compreso ed è arrivata la deroga al numero minimo di alunni peer classe” prosegue il sindaco.
Una delle novità più attese è sul personale: sarà possibile stabilizzare il personale a tempo determinato impiegato nella ricostruzione, che abbia maturato, al 31 dicembre 2023, tre anni di servizio. “Per fare un esempio pratico. A Servigliano potrò mantenere in organico un architetto che è anche Rup di tre progetti. Avrei dovuto altrimenti selezionare altre figure, sarebbe stato un vero danno per un piccolo comune il non poter fare affidamento a professionalità. Ora possiamo traguardare l’orizzonte del completamento dell’opera”.
Ci sono molti comuni che hanno un responsabile tecnico a giorni alterni, avere una figura fissa cambia tutto. Per questo, tra gli emendamenti approvati è prevista anche una riserva del 50% per i concorsi pubblici banditi dagli stessi enti per valorizzare l'esperienza e l'impegno maturati dai professionisti della ricostruzione.
Il pacchetto passato in Commissione prevede anche che i contributi per la ricostruzione coprano i costi per l'abbattimento delle barriere architettoniche. Oltre all'estensione delle agevolazioni normative anche per i Comuni fuori cratere e, infine, nei concorsi pubblici una quota riservata ai familiari delle vittime del sisma.
“Una svolta attesa arriva per la ricostruzione pubblica, che sta pian piano ingranando. Mentre sulla ricostruzione privata aveva portato una grande svolta Legnini, sul pubblico c’era bisogno di cambiare. La decisione di applicare alla ricostruzione alcune procedure previste per il sisma del 2009 e per il Pnrr semplifica numerosi passaggi: di certo ci sarà meno burocrazia” aggiunge Rotoni.
Ma non solo, perché c’è anche la questione Superbonus, ovvero il sisma bonus: “Nei nostri paesi c’è stata una integrazione e interazione tra le due realtà. Poter fare affidamento su misure di incentivo è nevralgico”. E su questo arrivano garanzie dal commissario Castelli stesso: "Mi sono già mosso con Palazzo Chigi e ho avuto rassicurazioni, che si trasferiranno in un emendamento al decreto legge 11, per mantenere il diritto dei possessori degli immobili lesionati nell'area del cratere di usufruirne del Superbonus al 110%, anche per il futuro, con la cessione del credito di imposta e con lo sconto in fattura".
Passi avanti quindi, senza però mai dimenticare un fatto, come ribadisce il sindaco di Servigliano. “Siamo fuori tempo massimo, la ricostruzione merita di più. Aver aumentato il disagio negli uffici avrebbe peggiorato il tutto e sarebbe stato inaccettabile. Per cui dobbiamo essere soddisfatti di queste decisioni, ma continuiamo a cercare le migliori soluzioni per far rinascere completamente i borghi”.
Infine, un altro punto è quello relativo alle demolizioni: la procedura di gara finalizzata alla demolizione di edifici privati, su istanza dei privati, per essere velocizzata e semplificata, può passare in campo ai sindaci.
Per le imprese si aggiunge la ‘neutralizzazione’ dell'Iva per chi opera all’interno del cratere mediante il ricorso alla contabilità speciale del commissario, “senza che ciò incida sugli interventi di ricostruzione, ma anzi con l'obiettivo di velocizzarli, alleggerendo le imprese medesime da un onere particolarmente gravoso”.