MONTEFORTINO - La ricostruzione dei tanti borghi e attività colpite dal sisma prevede attenzione anche al patrimonio culturale.
“Abbiamo ottenuto, graie al lavoro del Parlamento e in particolare del senatore Liris, un fidanzamento di 3,6 milioni per dodici interventi di conservazione beni culturali” spiega Guido Castelli. Fondi derivati dall’8 per mille che permetteranno di digitalizzare i registri parrocchiali conservati negli archivi storici, di intervenire in biblioteche, archivi di Stato, fondi storici e altro.
Per il Fermano, il comune prescelto è quello di Montefortino guidato da Domenico Ciaffaroni (foto): verranno restaurati 115 registri del Fondo Notarile Comunale. Un lavoro da 108mila euro. Centomila euro vanno invece alla vicina Montemonaco per la unificazione e digitalizzazione dell’archivio comunale.
“Grazie a queste risorse - aggiunge il Commissario Castelli - potranno essere realizzati interventi di recupero, restauro e valorizzazione di palazzi storici, archivi e biblioteche. Si tratta di un patrimonio di grande valore, perché esprime la cultura e la memoria storica dei borghi dell’Appennino centrale. Mentre è in corso l’opera di ricostruzione, alla quale abbiamo impresso un cambio di passo, è fondamentale che vengano contestualmente preservati e tramandati quegli elementi che rappresentano, o custodiscono, l’identità stessa di territori e comunità” aggiunge.
r.vit.