FERMO – Guido Castelli è arrivato a Fermo, ha incontrato il sindaco Paolo Calcinaro, per parlare del cantiere da 4 milioni di euro che interessa il municipio, l’arcivescovo Rocco Pennacchio, che ieri ha celebrato la messa dal duomo in diretta su Rai 1, ed è ripartito. Una trottola operativa il commissario alla ricostruzione post sisma, che non si limita a firmare decreti e a sbloccare assegni, vuole anche vedere e capire.
“Volevo fare il punto sui lavori di recupero e restauro degli edifici di culto dell’arcidiocesi, che hanno una funzione religiosa, valore storico e artistico, ma soprattutto di comunità”. Sulla carta sono 63 gli interventi previsti nell’archidiocesi di Fermo e di questi nove sono stati conclusi.
“C’è ancora molto lavoro da fare, ma la macchina della ricostruzione sta lavorando a pieno regime e la fiducia ora può tornare a fondarsi su basi concrete”. Il Commissario ha anche dato una notizia a Pennacchio, la firma di due nuovi decreti che riguardano le chiese di Santa Maria del Soccorso, a Ortezzano, e di Santa Maria della Meta ad Amandola.
“Nel primo caso la somma destinata all’archidiocesi, in qualità di soggetto attuatore è di 132 mila euro. Per la seconda 134,7 mila euro. “I fondi destinati alla Chiesa di Santa Maria del Soccorso sono dedicati ai lavori per il consolidamento, restauro e ripristino dell’agibilità sismica sull’edificio ubicato nel centro della cittadina fermana, adiacente al municipio, che venne ricostruito quasi completamente nel 1450 sopra l’antica Santa Maria delle Grazie. Santa Maria della Meta si trova invece a Taccarelli, frazione del Comune fermano di Amandola, e venne edificata nel 1613” prosegue il commissario.
Che ha poi parlato con Calcinaro con cui ha condiviso “il fatto che nel Fermano si stia evidenziando il buon andamento della ricostruzione, sia pubblica sia privata”.