AMANDOLA – Dalla seconda metà del 2021, quando si è affermato il Superbonus 110% sul territorio nazionale, le attività nel cratere sisma 2016 hanno subito un rallentamento, dovuto essenzialmente alla scarsa disponibilità di professionisti per redigere i progetti e le domande di contributo, e di imprese per realizzare gli interventi.
“Non possiamo pensare di concludere in tempi ragionevoli questa ricostruzione se viaggiamo al ritmo che abbiamo registrato negli ultimi mesi. Dobbiamo trovare insieme una soluzione per accrescere la disponibilità dei tecnici a lavorare nella ricostruzione” ha sottolineato il commissario Giovanni Legnini
Il 2021 ha fatto segnare il record dei decreti di contributo emessi, circa 5.200 contro i 2.657 del 2020, ma l’afflusso di nuove domande si è ridotto, passando da circa 7.500 del 2020 (un dato comunque influenzato dalla scadenza dei termini per gli edifici con danni lievi), a 2.200 domande.
I dati sono stati affrontati dal commissario insieme con la Rete delle Professioni Tecniche che assumeranno iniziative congiunte per agevolare il lavoro dei tecnici nella predisposizione dei progetti di ricostruzione ed ampliare la loro platea, evitando una concentrazione eccessiva degli incarichi.
C’è una scadenza in arrivo, il 30 giugno per i progetti di riparazione degli immobili di proprietà dei residenti che beneficiano di varie forme d’assistenza (CAS e SAE in particolare). Insieme con l’Osservatorio tecnico Sisma ora verranno presentate proposte per agevolare lo smaltimento del carico di lavoro già acquisito e studiare i meccanismi per ampliare l’offerta dei servizi tecnici.
I professionisti attivi nella ricostruzione post sisma sono 7 mila, a fronte dei 29 mila iscritti all’elenco speciale, ma di questi solo la metà ha acquisto incarichi principali nei progetti sisma, che siano di progettazione o di direzione lavori. “Gli stessi tecnici, peraltro, hanno avanzato circa due terzi delle quasi 30 mila manifestazioni di volontà a richiedere il contributo, palesando il rischio di una potenziale ulteriore concentrazione degli incarichi, che appare già elevata allo stato attuale”.