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Ricorsi al Tar e niente risorse Cis, salta il recupero di Rubbiano. Il sindaco: "Un rinvio, nuovo progetto per parcheggio e glamping"

10 Marzo 2022

di Raffaele Vitali

MONTEFORTINO – Il consiglio comunale di Montefortino a maggioranza ha deciso di “revocare, per autotutela decisoria ai sensi e per gli effetti dell’articolo nell’articolo 21-quinquies della legge 7 agosto 1990, n. 241, la propria deliberazione Consiglio Comunale 41/2021”. La delibera del 5 marzo è quella relativa al progetto di recupero della frazione di Rubbiano. La minoranza avrebbe voluto l’annullamento, ma è arrivata la revoca.

Un piano che ha fatto rumore. Che da un lato ha incassato il plauso della Regione Marche e dall’altro, oltre a un'interrogazione in Parlamento sollecitata dai consiglieri di minoranza, le critiche di alcuni residenti, da anni fuori casa dopo il sisma e la zona rossa che non riesce a cambiare colore.

Di fronte al piano del comune, che prevedeva numerosi espropri, principalmente relativi a pezzi di terreno, sono stati presentati numerosi ricorsi al Tar delle Marche. Ma a modificare l’iter immaginato dal sindaco Domenico Ciaffaroni e dalla sua maggioranza è stata la decisione della Regione di spostare i fondi destinati a Rubbiano, sette milioni di ero, su altri progetti.

“La revoca è motivata dalla constatazione che solo successivamente all’adozione della deliberazione in esame è venuta meno la provvista finanziaria poiché l’importo destinato al finanziamento del progetto è stato per la sua maggior parte destinato dalla Regione Marche ad altra opera e segnatamente al progetto del sottopasso ferroviario di Via Roma sito in Macerata(…) Sono venute medio tempore meno, in assenza del finanziamento, le ragioni di urgenza nel pubblico interesse sottese all’adozione della deliberazione in esame. (…) Resta la possibilità di adottare eventuale nuova deliberazione, una volta che essa possa essere dotata di adeguata provvista finanziaria, all’esito di procedimento rispettoso degli obbligatori avvisi e scadenze poste a tutela delle parti espropriate al fine di garantire loro la possibilità di partecipare al procedimento con osservazioni, proposte e rilievi”. Così la delibera comunale.

Ma cosa significa esattamente? Lo spiega il sindaco Domenico Ciaffaroni: “Rifaremo un piano più circoscritto, ma il progetto non si ferma”. Solo che non si potrà fare tutto e subito. “L’intervento contro il dissesto idrogeologico, quando sarà finanziato, seguirà un suo iter, mentre era all’interno di un unico progetto. Se il commissario alla ricostruzione finanzierà, interverremo. Per il resto, abbiamo già 2,5milioni di euro che integreremo. Realizzeremo il parcheggio e il glamping (fatto di tende e casette trasparenti in stile nord Europa incastonate tra gli alberi)”.

Anche perché la Regione ha promesso che le risorse per questo piano di sviluppo turistico le avrebbe trovate comunque.

Il sindaco ha già davanti il futuro dell’importante frazione, porta di ingresso per la Gola dell’Infernaccio che è il sito più visitato dei Sibillini. “Tale vocazione va sostenuta con la realizzazione di servizi ed infrastrutture che possano favorire lo sviluppo economico e sociale del paese. Chiaramente – ribadisce – ricorrerò agli espropri, con tutte le valutazioni del caso. L’idea è di ripartire velocemente, appena modificato il progetto.  per essere di nuovo chiaro, non ci sono case che vengono tolte ai residenti, si parla sempre di porzioni di terreno”.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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