PORTO SAN GIORGIO - Ricordi e commozione alla Lega navale per “Notte di sangue”, il libro sulla “battaglia” tra Porto San Giorgio e Civitanova del 18 maggio ’77 che vide la morte dell’appuntato Alfredo Beni e del maresciallo capo Sergio Piermanni.
Ieri sera, davanti ad una numerosa partecipazione di pubblico e di autorità, gli autori Giuseppe Bommarito (avvocato) e Marco Di Stefano (generale dei Carabinieri) hanno parlato del lavoro portato avanti nella ricostruzione dei fatti e nella narrazione.
Erano presenti anche i familiari delle vittime e il generale Rosario Aiosa, gravemente ferito proprio in quella drammatica notte poi insignito della Medaglia d’oro al Valor militare.
Dopo il saluti del sindaco Valerio Vesprini, i moderatori Luciano Magnalbò e Andrea Angeli hanno “gestito” i vari momenti della serata, dall’analisi della criminalità di oggi nel territorio ai confronti con quella degli anni ’70.
Il bilancio di quel giorno raccontato nel libro, in termini di vite umane, fu impressionante: persero la vita due carabinieri e altri due rimasero gravemente feriti, mentre quattro malavitosi furono uccisi e due vennero arrestati e condannati. Si trattò (e ancora oggi è così) del più grave fatto criminale avvenuto nelle Marche a partire dal secondo dopoguerra.
I fatti di cui sopra, che portarono alla concessione di tre Medaglie d'oro e due Medaglie d'argento al Valor militare, oltre ad altre riconoscenze, sconvolsero letteralmente l'opinione pubblica a livello nazionale.
“Questo libro serve quindi a ravvivare la memoria collettiva di quei terribili avvenimenti, memoria ancora necessaria come esercizio di coscienza e di conoscenza, a tutela della dignità e del sacrificio dei militari caduti”, hanno affermato gli autori.
La serata è stata organizzata dall’associazione culturale Armonica-mente presieduta da Nunzia Luciani e dall’Amministrazione