di Raffaele Vitali
MORESCO – Quando si parla di film e di Simone Riccioni ci sono due certezze: la territorialità e l’impegno sociale. L’attore che ha emozionato con i suoi film, da ‘Dove saltano i pesci’ a Tiro Libero’, per citarne alcuni, torna sul grande schermo e lo fa, questa volta, anche nel ruolo di regista.
Venti giorni di riprese, una troupe di 38 persone, dieci attori e 900 comparse coinvolte. Il tutto nelle Marche con una scena girata nella piazza gioiello di Moresco, uno dei borghi più belli d’Italia, ma anche nella troticoltura di Sefro.
Il film si intitola 'Neve' e ha una baby protagonista, una ragazzina di 11 anni di Fermo: Azzurra Lo Pipero. “Penso che questo film possa aiutare tutti coloro che vengono bullizzati e bullizzano perché non riescono a dar sfogo alla loro rabbia. Vedendolo, spero capiscano come ci si sente” commenta con incredibile maturità.
È lei Neve, che dà il titolo al film che vede tra i protagonisti anche Simone Montedoro, celebre comandante dei carabinieri in Don Matteo, Margherita Tiesi e Alessandro Sanguigni.
Riccioni, a 35 anni, riempie l’ultima casella vuota, quella del regista, visto che come attore e produttore già si era cimentato, muovendosi sempre nelle Marche. In questo caso tra Civitanova, Treia, Sefro, Sarnano e Moresco.
Ecco la territorialità, poi c’è il sociale. Il film affronta in maniera delicata ma profonda il tema del bullismo e del cyberbullismo, cui viene sottoposta la protagonista Neve, una bambina di dieci anni, figlia di una madre single (Marta - nel film Margherita Tiesi).
Per aiutarla a superare le angherie che subisce a scuola e sapendola appassionata di teatro, la mamma le fa frequentare dei corsi di recitazione tenuti da Leo (lo stesso Riccioni), col quale nascerà un'amicizia che 'salverà' le loro vite ed emozionerà gli spettatori.
Il film, prodotto da Linfa Crowd (casa di produzione dello stesso Riccioni assieme ad Anna Laura Pesallaccia) si è avvalso dei contributi della Regione Marche-Fondazione Marche Cultura e Marche Film Commission e dei Comuni coinvolti. Con loro anche sponsor pubblici e privati: commercianti, ristoratori e aziende, Confartigianato e la Polizia di Stato. Per il presidente della Fondazione Marche Cultura Andrea Agostini, “il film riuscirà a raggiungere tante generazioni, perché in molti, genitori e figli, si ritroveranno in questa storia”.
“Io stesso - ha raccontato Riccioni, nato in Uganda da genitori italiani - ho subito tornando nelle Marche a dieci anni prepotenze e atti di bullismo solo per questo motivo. Neve è dunque un film autobiografico, che segue altre pellicole con Riccioni come protagonista, oltre ai due citati c’è l’ultimo dedicato ai terremotati, La Ballata dei Gusci Infranti.
Un film credibile. “Ma senza la piccola Azzurra Lo Pipero, protagonista di Neve - ammette Riccioni - conosciuta casualmente perché frequentava la mia scuola cinematografica di recitazione a Corridonia, il film non sarebbe stato possibile. È bravissima, accanto a lei io sfiguro”.
Uscirà nel 2024 e l'obiettivo è quello di portarlo nelle scuole di tutta Italia, in collaborazione con la Polizia di Stato che ha appoggiato il progetto». Un'iniziativa che ha trovato l'apprezzamento anche del Garante regionale, Giancarlo Giulianelli, che si è reso disponibile ad avviare una collaborazione.
