MONTE URANO – Non è la luce in fondo al tunnel, ma almeno il tunnel ha una porta. Per il Comune guidato da Moira Canigola è “una svolta la delibera di CdA e assemblea della società Cinema Teatro Arlecchino S.r.l., proprietaria di una parte della struttura contigua al cineteatro di proprietà comunale”.
Il privato ha deciso di mettere in vendita, con prelazione per il pubblico, una parte della struttura. Questo significa che “dopo un percorso di concertazione e confronto (lungo e complesso, ndr) tra la società e il Comune, volto a restituire alla collettività di Monte Urano la fruibilità di un bene di notevole importanza, sia storica che culturale. La società e i soci, che ringrazio tutti indistintamente per la sensibilità e la disponibilità manifestate, hanno deciso di formulare una proposta di vendita a favore del Comune, avente per oggetto la cessione di una porzione immobiliare, contigua alla proprietà pubblica, che permetterà di ottimizzare l’utilizzo del Cinema Teatro e, nel contempo, di effettuare le opere di adeguamento sismico necessarie per una pronta riapertura” spiega il presidente della società, Gabriele Sgarzoni.
Dalla società è arrivata una nota che indica questa strada. Ma quanto vale la porzione di cineteatro? “L’immobile, ora, dovrà essere valutato dal competente Servizio dell’Agenzia delle Entrate che ne definirà il “valore di mercato”. Subito dopo, il Consiglio Comunale dovrà esprimersi definitivamente sulla predetta proposta di vendita. Successivamente, in caso di positiva conclusione delle descritte procedure burocratiche, si apriranno le fasi di progettazione e realizzazione dei lavori” spiega la sindaca Moira Canigola
Se il prezzo sarà congruo, come immaginano le due parti, non ci saranno problemi. “L’opera è già coperta finanziariamente, le risorse le abbiamo nel piano opere pubbliche. Se siamo arrivati qui è perché le parti sono sempre state aperte al confronto”.
Un lavoro lungo e certosino per cercare di raggiungere una soluzione condivisibile, contemperando interessi pubblici e privati. “Se tutto andrà come previsto, la città ritornerà a godere di un bene che ha rappresentato e deve continuare a rappresentare un importante e, per taluni aspetti, unico, spazio di aggregazione e di riferimento per la crescita sociale e culturale del paese”.