FERMO – Hanno atteso più di 72 ore prima di dire qualcosa di concreto sulla Fermana e sulla sua retrocessione i proprietari del club, ovvero la famiglia Simoni. Sono servite due ore invece ai tifosi per commentare in maniera tranchant con un ripetuto ‘imbarazzante’ seguito da tante considerazioni.
Ma andiamo con ordine. Domenica la Fermana è retrocessa, dopo sette stagioni in Lega Pro, in serie D. i motivi, stando ai Simoni, sono diversi. Anche se, ancora una volta, partono da qualcosa che era noto da tempo e che, una società gestita in maniera professionistica, come merita la serie C, avrebbe dovuto superare. E invece, ecco il passaggio chiave del comunicato: “Ci siamo trovati in uno stato di grave crisi economico-finanziaria a causa, principalmente, del disimpegno del main sponsor Finproject”.
Una uscita “che – proseguono i Simoni – ha inciso pesantemente sulla gestione corrente. Nel mentre calavano i contratti di sponsorizzazione e crescevano i costi di gestione a causa dell’inflazione”. Praticamente la Fermana ha subito le stesse dinamiche della Tari, la tassa sui rifiuti.
Con una differenza però che subito salta agli occhi. Il Comune, che gestisce la Tari, ha deciso di metterci risorse proprie per non gravare sui cittadini, la proprietà della Fermana, invece, ha accompagnato la squadra in D con proprie decisioni tecniche e gestionali. È un po’ come se il Comune per abbassare la Tari avesse cambiato un paio di dirigenti e qualche dipendente, come ha fatto la Fermana con Protti, Bruniera, Mosconi, Tubaldi e una serie infinita di giocatori.
Su questo punto arriva uno degli ‘imbarazzante’ più solido della nota dei tifosi della curva Duomo: “Imbarazzante la gestione del Dg Tubaldi, del Ds Galassi, della proprietà che ha rilevato tutte le quote societarie senza avere le ricorse economiche adeguate per competere in serie C”.
Tornando alla nota della Fermana Fc, c’è anche del buono. La partita che stanno giocando i Simoni ora è dietro la scrivania per raggiungere un concordato fiscale fondamentale per poter programmare il futuro consapevoli dei numeri e di un debito che diventerebbe sostenibile. “Siamo in attesa che Inps, Agenzia delle Entrate e altri soggetti coinvolti diano l’ok all’iter per poter così avviare il definitivo risanamento della situazione finanziaria ed economico/reddituale della Fermana”.
Se tutto andrà come previsto, la serie D non sarà una chimera. Resta però un ulteriore ‘imbarazzante’ urlato dai tifosi ed è ricolto all’amministrazione comunale guidata da Paolo Calcinaro e Alberto Scarfini: “Imbarazzante che la società più importate della provincia non abbia un struttura per allenarsi. I nostri amministratori, che siamo certi essere i primi tifosi, dovrebbero pensare seriamente a una soluzione per creare campi di allenamento cittadini da mettere a disposizione della Fermana”.