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Reshoring, Linky Innovation vince la sfida. Nardi: "Skateboard elettrico made in Marche dal cuore della moda alle strade del mondo"

19 Agosto 2024

di Raffaele Vitali

MONTE VIDON CORRADO – Cristiano Nardi è con Paolo Pipponzi uno dei fondatori della Linky Innovation. “Siamo una Pmi innovativa nata su un sistema di piega abbinato a uno skateboard elettrico, a un longboard che abbiamo brevettato”. Un progetto partito nel 2016 per dare mobilità all’individuo che ama muoversi in maniera sostenibile.

LA CRESCITA

Otto anni dopo, nel cuore del distretto del cappello, a Monte Vidon Corrado, il gioiellino meccanico nato quasi per gioco tra Milano e Falerone, diventato impresa con finanziatori e soci provenienti da diversi settori, fa un salto verso l’alto.

“Una volta ottenuto il brevetto nel 2016 abbiamo realizzato un prototipo e lanciato su un portale, Indigogo, un crowdfunding. Un grande successo, soprattutto negli Usa con 290 mila euro raccolti in due mesi”. Dei round di finanziamento e poi il mercato che si apre, in particolare California e Giappone con oltre mille pezzi venduti. Il premio e-capital, l’ingresso nel capitale di Fondazione Marche, tutt’oggi partner imprescindibile, e ora la nuova sfida: il reshoring.

IL RESHORING

Fondazione Marche vede la crescita, studia lo sviluppo e investe di nuovo. Ma non è sola, arriva un business angel con l’idea di realizzare il primo skateboard ‘made in Marche’. Nardi e Pipponzi si siedono di nuovo attorno al loro tavolo e iniziano a progettare il nuovo modello, il Linky 2.0 e partecipano a due bandi. Li vincono entrambi. “Uno da 180mila euro, un altro da 700mila, il più alto in Italia destinato all’industrializzazione delle start up. Per entrambi un solo obiettivo: il reshoring, ovvero riportare la produzione del mezzo sostenibile nel cuore del distretto solitamente famoso per la moda” spiega Nardi.

Il nuovo modello è efficiente, ruote più grandi, più stabilità, velocità e così un nuovo passaggio sulla piattaforma di crowdfunding ed ecco 120 pre ordini in 20 giorni, “abbiamo raccolto più di 160mila euro, principalmente da Usa, Gran Bretagna e Germania. Il mercato giapponese in questa fase è meno accessibile, ma non ci rinunciamo”.

Ad attrarre, inutile dirlo, il design iper tecnologico e il fatto che il prodotto, tranne le batterie, sia completamente made in Marche, per non dire fermano.

“Riportare la produzione qui è motivo di orgoglio, siamo nel cratere, e soprattutto una sfida. Un prodotto che è un vero veicolo. Una struttura complessa di micromeccanica che deve resistere a qualsiasi urto, che viene usato su strade di centri storici e sterrati. A questo si aggiunge lo sviluppo dell’elettronica e del software. Il cliente ora potrà cambiare la modalità di guida, riducendo la velocità per uso cittadino, andare in modalità sport o usare il safety battery. Tutto connesso con un’App. E questo lo abbiamo fatto con le competenze del Fermano” riprende Cristiano Nardi.

I PARTNER

Primo aspetto da sistemare, il partner meccanico: ed ecco la Sp Plast di Grottazzolina, acquisita dalla Minerva Hub di Marzotto nel 2022. “Una delle aziende più tecnologiche del territorio, in grado di creare il mezzo più leggero al mondo che oggi pesa meno di 6 chili, ha una autonomia di 25 chilometri e può raggiungere i 40 chilometri orari”. Un mezzo sostenibile perché alimentato in maniera elettrica. Si integra con i mezzi pubblici, può essere trasportato in aereo, si piega in pochi secondi e si mette nello zaino.

“La sostenibilità è diventato un must della nuova produzione. Con Sp Plast usiamo componenti a minor impatto ambientale. Pezzo su pezzo, il Linky 2.0 è made in Italy al 90%”. Resta la batteria che è un monopolio cinese”. Il reshoring per questo tipo di prodotto è un unicum. “La Cina domina il mercato dei monopattini e dei mezzi elettrici, i nostri competitor americani producono in Cina. Per cui posso dire che – chiosa Nardi - un reshoring di queste dimensioni non ha pari”

Per fare tutto questo i due fondatori di Linky Innovation hanno ampliato la squadra “Abbiamo inserito dei giovani con competenze e visione internazionale, soprattutto smart. Siamo così arrivati a sei  dipendenti. In prospettiva dovremo ampliare la rete R&D e il reparto marketing. Grazie all’allargamento della base societaria tutto è fattibile, oggi i soci sono dieci con un ruolo chiave per Fabrizio Lunazzi a nome della Fondazione Marche”.

LA SFIDA

Il nuovo mezzo sarà in commercio dall’autunno. Ma non basta. Lo ribadisce Lunazzi, che personalmente e come Fondazione Marche si muove da business angel: “Stiamo parlando di una tecnologia all’avanguardia su elettronica di consumo a Monte Vidon Corrado. Parliamo di due folli (Nardi e Pipponzi) in senso buono. Mi emoziono ripensando a come abbiamo superato le difficoltà del 2020.

Non parliamo di un’App, ma di una iniziativa industriale con progettazione e sviluppo interno che utilizza realtà locali anche per l’elettronica. Grazie alla nuova scheda power trainer lo sviluppo è realtà e garantirà sopravvivenza economica al progetto perché ora lo svilupperemo peer renderlo fruibile su altri dispositivi. Arriveremo a vendere tecnologia, non solo uno skateboard, andremo oltre il monoprodotto”. Anche perché la scheda, come pensata e su cui stanno lavorando Nardi e Pipponzi, potrà avere usi molto diversi  tra di loro, dal sanitario al socio assistenziale.

“Attireremo partner industriali che potrebbero elettrificare i loro dispositivi”. Intanto, però, si viaggia sostenibile: Linky 2.0 esce in versione standard e in versione plus con la ruota più grande e tacchettata sviluppato con Sp Plast. “Un mezzo che nasce nel fermano ma è in tutto e per tutto internazionale” concludono i protagonisti che trovano forza e fiducia anche nei numeri del mercato che prevede, entro il 2025 vendite globali di skateboard elettrici, e in generale dei mezzi della last mile mobility, per 2.4 miliardi di dollari, in costante crescita.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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