PESARO - E alla fine arriva Etou? Probabile, anche se coach Jasmin Repesa ha più di un dubbio. La questione è semplice: inserire un giocatore per fare il salto verso l’alto o uno per restare dove si è e chiudere degnamente l’annata? Questo è il dilemma in casa Vuelle Pesaro. O più che altro nella testa dell’allenatore. Che dopo l’ultima partita, persa malamente a Sassari, si è lasciato andare a uno dei suoi sfoghi, più o meno accettabili, verso la società e la mancanza di chiarezza sul rafforzamento del roster.
In realtà, a Pesaro i dirigenti Costa e Cioppi ne parlano da tempo di come migliorare il gruppo per superare il crack di Valerio Mazzola. Ma è il ’come’ che ha diviso le parti. Ora, dopo tanti nomi, sembrerebbe fatta per Junior Etou, lungo in forza all’Happy Casa Brindisi, che rientra nella seconda categoria di giocatore possibile per Repesa.
Preso con grandi speranze, sta giocando, infortunio a parte, una stagione appena sufficiente, senza alti particolari, ma in passato ha viaggiato in mezza Europa chiudendo sempre in doppia cifra e con una buona presenza a rimbalzo.
Congolese di nascita, Etou ha nel cugino Ibaka, stella della Nba, il suo riferimento. Cosa potrebbe dare a Pesaro? Di certo minuti di riposo a Kravic e la possibilità al greco Charalampoupolos di rimettere in ordine il suo piede e di stare in campo pensando anche a tirare e non solo a difendere sui big man.
Di certo deve dare più di quello che sta facendo a Brindisi, dove in undici gare, ma in realtà da sano ne ha giocate meno, ha medie inferiori a Totè. Il potenziale però c’è, tira da tre come da due con i suoi 203 centimetri di altezza: non cambierebbe gli equilibri ma li cementerebbe. Basterà a Repesa?
@raffaelevitali