L'ex senatore all'inaugurazione della sede a Macerata: "Devo essere sincero da tempo in molti mi chiedono di mettermi in gioco, ma non mi devo offrire".
di Raffaele Vitali
RAPAGNANO- Remigio Ceroni, ma che ci faceva all’inaugurazione della sede della Lega a Macerata (foto Picchionews)?
“Quando c’è un amico, non posso dire di no. E l’onorevole Giorgetti che oggi ha tagliato il nastro è davvero un amico, abbiamo lavorato insieme per anni in commissione Bilancio”.
Ah, quindi amicizia più che politica?
“Devo essere sincero da tempo in molti mi chiedono di mettermi in gioco, ma non mi devo offrire”.
La Lega le piace?
“È evidente che il mio elettorato, quello che per decenni mi ha supportato dentro Forza Italia oggi sia nella Lega. È un dato, lo dicono i numeri. Quindi, è il mondo a me più affine”.
Ma ha già fatto la tessera come sostiene qualcuno?
“Non ce l’ho, ci sto pensando. Sto valutando come muovermi, la soluzione potrebbe essere una lista civica in vista delle regionali”.
La vedremo candidato per le Marche?
“Penso proprio di sì. Credo che dopo l’assessore uscente Cesetti, che ha un potere maggiore dato anche dalla posizione, non ci siano figure più forti elettoralmente di me”.
E non pensa che sia meglio convergere la forza sulla Lega?
“L’importante è far sì che il centrodestra vinca e liberi finalmente la Regione dal centrosinistra”.
Lei si è dimesso a gennaio da Forza Italia, da quel momento?
“Ho fatto il sindaco, ho continuato a lavorare per il bene del territorio. Quando ho finito la mia esperienza da onorevole, uscendo ho incontrato Giorgetti con Centinaio e Salvini. L’intesa è stata immediata, vedremo dove porterà. Di certo insieme ci riprenderemo le Marche”.
@raffaelevitali