FERMO - I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Ancona, nell’ambito dell’operazione denominata “Mondovelato”, hanno dato esecuzione nei giorni scorsi ad un apposito provvedimento emesso dall’Ufficio Misure di Prevenzione del Tribunale di Ancona, sottoponendo a sequestro immobili, siti nelle provincie di Macerata e di Fermo, e rapporti finanziari per un valore di circa 2 milioni di euro, nella disponibilità di Andrea Sassetti, 59enne imprenditore di Fermo.
L’esecuzione dell’ingente sequestro dei beni è l’epilogo di una complessa e articolata attività investigativa svolta, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Ancona, dai militari del G.I.C.O. del predetto Nucleo che ha permesso di ricostruire gli asset patrimoniali e finanziari nella disponibilità, diretta e indiretta, dell'impenditore, che si ritiene siano stati acquisiti con i proventi illeciti “commessi e accertati (senza evidente soluzione di continuità), in un arco di tempo di oltre 20 anni (il primo reato contestato risulta commesso nel 1992 e l’ultimo nel 2013)”.
In una nota la stessa Guardia di Finanza sottolinea come le indagini hanno evidenziato l'esistenza di un modus operandi costante e consolidato nel tempo. L'imprendotore, seondo gli inquirenti, “avvalendosi nel corso degli anni di imprese apparentemente lecite, ma inquinate nell’avvio dall’utilizzo di profitti conseguenti a precedenti condotte criminali, sfruttando la liquidità provento del reato di bancarotta e evasione fiscale, ha svolto attività di impresa e operato nel tessuto economico di riferimento di queste perpetrando in modo sistematico le medesime condotte criminali (illeciti fiscali e bancarotte), servendosi di amministratori di facciata”.
Le attività investigative hanno infatti evidenziato come le oltre trenta società, operanti in diversi settori commerciali e/o di servizi - produzione di accessori per calzature, gestione di night-club, ristorazione, vendita di immobili - nel tempo dallo stesso gestite, in maniera sistematica e continuativa, direttamente e/o comunque “di fatto” per il tramite di almeno nove “prestanome”, sono state sottoposte a verifiche fiscali a seguito delle quali è stata accertata una sistematica e seriale evasione fiscale.
Nei confronti di Sassetti, qualificato dagli investigatori come “un evasore fiscale socialmente pericoloso”, con rifeirmento all'ultimo ventennio è stata aquisita una documentazione copiosa inerenti contratti di compravendita dei beni nonché numerosi altri atti pubblici, dal cui esame emergerebbe come i beni siano stati oggetto di plurime cessioni e trasferimenti operati nel corso del tempo tra le diverse società a lui riconducibili.
Riscontrata la disponibilità dei beni in capo al proposto ed evidenziata, mediante una meticolosa ricostruzione economico-patrimoniale, la notevole sproporzione tra il valore dei beni ed i redditi dichiarati e l’attività svolta nel tempo dallo stesso, è stato disposto il sequestro di diciotto cespiti immobiliari - un capannone industriale ubicato in Morrovalle (Mc), un appartamento con garage e terrazzo ubicato a Civitanova Marche (Mc), una porzione di fabbricato industriale ubicato a Fermo, nonché 5 garages, 4 aree urbane e 4 terreni agricoli ubicati a Civitanova Marche - del valore stimato di oltre 1.900.000,00 euro nonché della liquidità risultante dai rapporti di conto corrente e dei titoli di credito allo stesso intestati.