Fornire a chi fa impresa gli strumenti per migliorare il dialogo con le banche: ecco l’obiettivo di “Scelte finanziarie e rapporti con le banche”, il percorso formativo gratuito proposto da Banca d’Italia, in collaborazione con la CNA Territoriale di Fermo e il confidi Uni.Co, dedicato ad artigiani e piccoli imprenditori.
“Abbiamo aderito fin da subito al progetto – riferisce Andrea Caranfa, Direttore Generale di CNA Fermo - crediamo sia fondamentale per chi gestisce un’attività possedere adeguate competenze finanziarie, per lavorare con maggiore serenità e consapevolezza. Ringraziamo tutti gli imprenditori che hanno partecipato, fruendo sia del percorso on line che degli approfondimenti in presenza, tenuti dai formatori Roberto Romagnoli, direttore della sede fermana di Uni.Co, e Andrea Ricci, commercialista e referente CNA della zona montana”.
Il ciclo di incontri si è concluso lo scorso 5 giugno, con il seminario in programma nell’Auditorium CNA di via Donizetti a Fermo, al quale sono intervenute Sabrina Ferretti, referente Banca d’Italia del progetto per le Marche, e Liana Feliziani, addetta alla Divisione Vigilanza della Sede di Ancona della Banca d’Italia, oltre al direttore Uni.Co Romagnoli, al Direttore Caranfa e al Presidente CNA Fermo Emiliano Tomassini.
“Il percorso formativo – ha spiegato Ferretti – vuole favorire un approccio pro attivo degli imprenditori verso la banca: è bene ricordare che delegare troppo o senza controllo vuol dire perdere un importante termometro della situazione finanziaria della propria impresa”.
Quali sono i criteri attraverso cui la banca valuta l’impresa; le caratteristiche del bilancio di esercizio e la contabilità; gli equilibri aziendali, cioè quelli finanziario, economico e patrimoniale, alcuni esempi pratici relativi agli indici di bilancio; la regolamentazione bancaria; l’istruttoria e il monitoraggio; la centrale dei rischi e le informazioni che contiene: ecco gli argomenti trattati nel corso dell’incontro, che hanno stimolato l’interesse e le domande delle imprenditrici e degli imprenditori presenti, in alcuni casi anche accompagnati dai propri consulenti.
“La banca e l’impresa hanno un obiettivo comune – ha chiarito Feliziani – intendono preservare l’equilibrio di impresa o ripristinarlo in caso di difficoltà, trovando una soluzione condivisa per non arrivare ad una difficoltà conclamata. Certo, il dialogo con l’istituto di credito può non essere semplice, ma ricordiamo la reciprocità di questo rapporto: le imprese hanno bisogno delle banche, e non solo per i finanziamenti, e le banche hanno bisogno di imprese sane”.