FERMO – Quasi quattro anni di indagini per arrivare all’obiettivo. Il 18 novembre 2016 quattro rapinatori, armati di pistola, colpivano l’ufficio postale di Porto Sant’Elpidio. da quel giorno, sulle loro tracce si sono messi gli agenti della Polizia di Stato.
Nessun dettaglio è stato trascurato e importanti sono state le impronte digitali riconducibili ai rapinatori, trovate anche nelle vicinanze dell’ufficio postale. Il problema è che non c’erano immagini a disposizione dagli impianti di videosorveglianza. Ma il personale della Polizia Scientifica di Fermo non si è mai arreso. “Le tracce rilevate più di tre anni fa, sono state recentemente trattate con le nuove modalità di investigazione scientifica, grazie alle quali sono state rilevate alcune cellule epiteliali, analizzate con esito positivo per il collegamento delle stesse con il profilo genetico di un soggetto trentenne proveniente da una regione del Nord Italia” spiega la questura. Una volta avuto il nome, si è risaliti ai suoi spostamenti ed è emerso che fosse davvero a Porto Sant’Elidio in quei giorni, dove tentò anche di estorcere denaro a una lucciola. Ora starà all’autorità giudiziaria dimsotrare la sua colpevolezza e cercare di risalire ai complici.