RAPAGNANO – Un unicum in vallata: Rapagnano non ha chiuso le scuole. Una decisione che non è piaciuta a tutti, insegnanti e genitori in primis. Ma che il sindaco difende senza esitare. “Nessuna ordinanza, eppure tutti i paesi limitrofi hanno chiuso. Possibile che dentro lo stesso Isc non ci sia compattezza nella decisione?” chiedono i genitori. Il tam tam nei gruppi whatsApp delle famiglie è proseguito per ore. “Ci siamo sentiti messi a rischio, noi e il corpo scolastico”.
Remigio Ceroni, interpellato, spiega la decisione ‘controcorrente’ di tenere la scuola aperta: “Ho sempre agito con correttezza e senso di responsabilità. La scuola è un pubblico servizio. Può essere interrotto solo in casi eccezionali. Questa piccola nevicata non lo è. In fin dei conti – prosegue - carabinieri, medici, infermieri e farmacisti sono tutti al lavoro. Non tutte le famiglie dispongono di una baby sitter, sono organizzate anche in funzione della scuola. Se un genitore ritiene che sia pericoloso portare i figli, li tiene a casa in piena libertà”.
Ma lui quel cancello lo ha voluto aperto: “La scuola aperta consente alle persone che non possono tenere i figli a casa di non avere problemi”. Chi non è passato, però, è lo scuolabus: “È gestito esternamente. Le due ditte private hanno ritenuto di non poter garantire il servizio”.
Su lunedì il sindaco prende tempo: “Valuteremo domani, se dovesse esserci un abbassamento di temperature e quindi ci fosse rischio ghiaccio, domani provvederemo a emettere l’ordinanza. Ma lo ribadisco, non è un centimetro di neve che crea problemi, si transita tranquillamente. Chiudere è sempre facile, mail sindaco deve garantire i servizi”.