FERMO – Il collegamento con Domenica In - A ruota libera si apre alle 17.58, dieci minuti di diretta per raccontare a tutti che loro stanno per ripartire. E lo faranno da Fermo, martedì sera. Sono Raf e Tozzi, due colossi della canzone italiana che dopo un fortunatissimo tour all’aperto, riprendono quello che la pandemia gli ha solo rinviato: l’applauso del pubblico dentro i più bei teatri d’Italia.
Come non partire, allora, dal teatro dell’Aquila di Fermo, da anni riferimento per i numeri 0 delle tournée. È stato così in passato per la Giannini e Panariello, tra i tanti, lo è ora per la ‘Genti di Mare’. “Ci stiamo divertendo molto” ammettono davanti alle telecamere di Rai1 dando le spalle all’imponente platea e ai palchetti del gioiello di Fermo, che incassa la vetrina inaspettata.
“È la riprova che il nostro teatro è ormai di caratura nazionale. Essere in diretta sulla prima rete televisiva italiana è una soddisfazione” aggiunge il sindaco Paolo Calcinaro che con l’assessora Micol Lanzidei ha incontrato i cantanti omaggiandoli con una stampa storica della città.
“Noi ci troviamo bene insieme – riprendono due artisti – e la prima parte del tour lo ha confermato. Ora i teatri, non vediamo l’ora di incontrare di nuovo il nostro pubblico”. E a quanto pare anche le persone non hanno resistito. Oltre 800 i biglietti venduti, pochi quelli rimasti, per lo più posti singoli qua e la che permettono però agli appassionati di non perdere l’occasione live.
Il palco è pieno di strumenti, ci sono casse ovunque, l’organizzazione della Leg è imponente: “Anche per noi è come tornare in vita. La pandemia ci ha fermato, considerate che negli anni normali curiamo oltre 150 spettacoli. Ma ora ci sono tante produzioni pronte a conquistare il pubblico” aggiunge uno dei soci.
Tra una prova e l’altra, non perderanno l’occasione di vedere Fermo. “Domani probabilmente – racconta il sindaco – riusciranno a passeggiare un po’. I tempi liberi sono pochi, stanno affinando ogni dettaglio del concerto. Ma Tozzi oggi ha passeggiato per il mercatino ed è rimasto colpito dalla bellezza della piazza”.
Raffaele Vitali