di Raffaele Vitali
FERMO – Una lastra al sistema sanitario. Il direttore generale dell’Ast Roberto Grinta scende di un paio di piani all’interno del Murri per parlare del mondo della Radiologia, che è sempre più tecnologica.
Un reparto, che gode di particolare attenzione da parte della Fondazione Carifermo e delle sue donazioni, in cui è entrata anche l’intelligenza artificiale “ormai dirompente nel campo della diagnostica” precisa affiancato dai vertici del reparto e dell’area tecnica (Matteo Diamanti (responsabile Ast), Daniela Scarponi, Daniel Marchesi, Matteo Fioravanti, Angela Mattioli).
Il primario Gianluca Valeri dirige il settore dal 2015. Sono numerose le attività. “Esami in tutto il corpo, dalla testa ai piedi. Un focus sulla senologia, con mammografie biopsie, risonanze al seno. E poi le Moc, per valutare l’osteoporosi, le radiografie e le tac oltre alle risonanze con o senza mezzi di contrasto” riassume Valeri che utilizza quindi ogni tipologia di energia fisica.
“Tra le novità, le tac cardiache che facciamo anche con stress farmacologico, metodica nuova che evita la scintigrafia miocardica”. Un altro esame molto richiesto dagli urologi è la risonanza magnetica della prostata multiparametrica “che permette di individuare aree sospette e di possibile malignità, indicandole all’urologo per biopsie prostatiche molto mirate” aggiunge soddisfatto per la precisione che il sistema garantisce.
Un reparto ‘anomalo’ perché sviluppato su sette sedi territoriali, dal mare ai monti, con in forza 19 medici con il primario, 34 tecnici di radiologia più 3 funzioni organizzative, 11 infermieri, 6 addetti al trasporto dei pazienti e una quindicina di amministrativi. “Insomma – riprende il primario – un’ottantina di dipendenti a cui posso dire solo grazie”.
In un anno sono stati effettuati 170mila esami, quindi uno ad abitante della provincia. Di questi 87mila radiografie, 31mila ecografie, 25mila Tac, 14mila mammografie, tra screening e cliniche, 9500 risonanze, 3500 moc. “Nel primo semestre un leggero calo, dovuto anche al turnover del personale, che stiamo ringiovanendo. Ma con le attività aggiuntive da luglio, con sedute ulteriori ad esempio per le ecografie che erano un po’ ingolfate, recuperiamo”.
Quello della gestione liste di attesa è un impegno collettivo, partito dallo stato e ora reso operativo da una serie di vantaggi. “Il personale spiega Grinta – si è reso disponibile, quindi uno sforzo a fronte di una remunerazione oraria di 100 euro per i medici e 60 per infermieri e radiologi. Ma non solo, questo ‘straordinario’ viene detassato, si passa dal 33 al 15%. Accorceremo così le liste di alcuni servizi. Ma in generale devo dire che la situazione è più che buona”.
Tempi certi, che si parli di richieste ‘B o D’, quindi con una certa priorità “poi una questione diversa è se uno si presenta per fare un esame senza particolare richiesta del medico si allunga l’attesa per una lastra, resta ottimale per una risonanza. Da qui l’appropriatezza degli esami che non va mai dimenticata” ribadisce Grinta che ha come obiettivo quello di accorciare i tempi per le ecografie e per le risonanze magnetiche per gastroenterologia e urologia.
Un aiuto arriverà sempre più dall’intelligenza artificiale, già usata in caso di ictus. “Quado arriva un paziente in codice rosso, usiamo un software particolare. Visto che funziona – ribadisce Valeri - ora la regione lo ha indicato come percorso per ogni Ast. Al congresso nazionale di radiologi è emerso che siamo la branca della medicina in cui l’AI si sta sviluppando maggiormente. Pensiamo ai software per la lettura assistita per cogliere meglio una frattura, un addensamento. E presto ci sarà quella che permetterà di indicare la priorità degli esami, soprattutto per chi si occupa di emergenza - urgenza. Ma sia chiaro, il medico radiologo verrà solo supportato, mai sostituito”.
Ancora di più oggi con la radiologia che aumenta il livello di multidisciplinarità e con nuove tecnologie arrivate e presto in funzione tra il nuovo ospedale di Amandola e quello in fase di completamento a Campiglione “dove – conclude Valeri - ci saranno due risonanze nuove, tre Tac, per una stiamo valutando il budget per scegliere la migliore possibile, apparecchi rx ed eco, un nuovo mammografo con la tomosintesi e tanto altro per poter anche far crescere la radiologi interventistica e quella che già è molto usata nella collaborazione con cardiologia e chirurgia”.